Cantiere ancora desolatamente vuoto sulla Loggia Amblingh a Vasto e polemiche che si riaccendono per i tempi dell’intervento che si allungano. I lavori di consolidamento per 800mila euro sono stati appaltati nel giugno dell’anno scorso all’Impresa Costruzioni Pubbliche Porcinari di Montorio al Vomano (Te). In estate il cantiere non è partito perché, come spiegato dall’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Forte, era impensabile chiudere il belvedere in piena stagione turistica condizionando negativamente anche le attività della zona.
Così, la partenza fu annunciata per metà settembre dell’anno scorso, poi per metà ottobre. In realtà, per la consegna dei lavori bisognerà attendere il 24 novembre 2020 quando il sindaco Francesco Menna dirà che si tratta di uno degli interventi “più urgenti da realizzare” con l’assessore Forte che aggiungerà che l’opera “è molto ardita e prevede il ricorso a tecniche esecutive molto avanzate”. Lo stesso vicesindaco, in un’altra occasione aveva spiegato che i tempi si erano dilatati per la revisione del progetto resasi necessaria a causa di un cambiamento nella conformazione del terreno.
[ant_dx]Da quel 24 novembre è cambiato ben poco nonostante l’urgenza sottolineata dal primo cittadino, nonostante una certa clemenza del meteo al quale solitamente si addebitano i ritardi dei cantieri e nonostante lo storico dissesto che quella zona di Vasto ben conosce.
Gli elementi nuovi, rispetto ai mesi passati, sono le transenne apparse intorno alla famosa crepa che non fa dormire sonni tranquilli ai residenti e il cartello che indica la data di fine lavori: 24 marzo 2021. Secondo tale programma, quindi, l’intervento si concluderà qualche giorno dopo l’inizio della prossima primavera. Bisognerà augurarsi che in questo mese e mezzo (45 giorni partendo da lunedì prossimo e calcolando anche i fine settimana) tutto vada per il verso giusto scongiurando di ritrovarsi alle prese, nella bella stagione, con una delle zone più frequentate di Vasto inaccessibile per lavori in corso e con quelle stesse conseguenze negative per le attività citate a settembre come buon motivo per ritardare il cantiere.
Alcuni clamorosi precedenti non fanno ben sperare – l’isola ecologica annunciata come finita per fine aprile 2020 e non ancora aperta o il pontile di Vasto Marina i cui lavori sarebbero dovuti terminare nel marzo 2018 mentre si conclusero solo nell’estate 2019 – ma, chissà, questa volta il copione sarà differente e la data ultima sarà rispettata: 24 marzo 2021.
“AMMINISTRATORI DISINTERESSATI” – La vicenda continua, come prevedibile, a essere fonte di polemica politica. Qualche giorno fa è stato il Movimento 5 Stelle ad accusare il Comune di eccessiva lentezza. Ieri, è toccato al consigliere de Il Nuovo Faro, Edmondo Laudazi: “Ad oggi, il cantiere risulta ancora del tutto abbandonato e senza che sia stata completata nemmeno la ripulitura delle infestanti vegetazioni che hanno probabilmente intasato i sottostanti drenaggi del Genio Civile, impedendo il deflusso delle acque sorgive e meteoriche che hanno prodotto e producono evidenti e pericolose lesioni nelle pavimentazioni della intera balconata orientale. Non sono state neanche stuccate le fughe deteriorate della pavimentazione viaria, a mattoni, né convogliati i canali delle abitazioni circostanti, né stappati i condotti di raccolta delle acque piovane per garantirne il deflusso. Amministratori inadeguati, confusi, spaesati e disinteressati, interessati al solo consenso elettorale, alle fotografie e ai sorrisi”.
“Nessun rallentamento dei lavori – è la replica di Menna – Gli interventi di consolidamento del costone orientale nella zona di piazza Marconi e della Loggia Amblingh si faranno così come stanno proseguendo gli altri cantieri aperti in città”.