“Sono inaccettabili le omissioni e i silenzi del direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti che si ostina a non voler affrontare in maniera responsabile le diverse e gravi problematiche dei diabetici accresciute dalla pandemia in corso”. Lo scrive, in una lettera aperta indirizzata allo stesso direttore Thomas Schael, l’ex presidente dell’Adcv Onlus, Raffaele Felice, che già nei mesi scorsi aveva sollecitato l’intervento delle autorità sanitarie in favore di una maggiore tutela dei diabetici e dei pazienti più fragili [LEGGI].
“Nonostante le pressanti richieste finalizzate all’ottenimento di precise risposte, ad oggi nessuna comunicazione è ufficialmente pervenuta – afferma Felice -. In questa triste situazione pandemica nessuno si è schierato a sostegno delle persone diabetiche per la risoluzione delle problematiche sollevate da questa difficile battaglia, nessuno ha proferito parola fino ad oggi”.
Sulla questione è intervenuto anche il sindaco di Vasto, Francesco Menna, che ha inviato una lettera al Prefetto della Provincia di Chieti, Armando Forgione, per denunciare le precarie condizioni di assistenza per gli affetti da diabete nel Vastese. “Sono stato informato dall’associazione diabetici del comprensorio di Vasto, guidata dal professor Roberto Boschetti – ha dichiarato il sindaco – della grande precarietà del servizio di assistenzialità per i circa diecimila pazienti del territorio”. Servizio diabetologico attualmente “ridotto a due ambulatori territoriali – prosegue Menna – uno a Vasto e l’altro a San Salvo. Con il pensionamento del professor Ercole D’Ugo, responsabile della Unità operativa complessa di Gissi e con l’assenza della dottoressa Taraborrelli, dallo scorso mese di settembre infatti “non è dato sapere – sottolinea il primo cittadino – fino a quando bisognerà aspettare per ricevere consulenze, soprattutto per i pazienti con diabete insulino dipendente o per coloro che hanno necessità di terapia iniettiva. Sono fiducioso per un positivo intervento del prefetto”. Risposta del sindaco accolta freddamente dall’ex presidente dell’Adcv che lamenta il coinvolgimento “tardivo” del primo cittadino, arrivato, afferma, “solo dopo essere stato informato dalla Onlus”.
Nella lettera, Felice torna a sottolineare l’urgenza di un piano vaccinale che tuteli i più deboli concentrando “le risorse sulla protezione del personale dedicato a fronteggiare l’emergenza pandemica e sui soggetti più fragili e, con l’aumento delle disponibilità, delle altre categorie a rischio”. A questo proposito si rivolge anche ai vertici della Regione Abruzzo sollecitandoli a dialogare con Schael per “eliminare i disservizi e migliorare urgentemente il piano di vaccinazione, definendolo con molta precisione dettando le giuste priorità nelle proporzioni e nei tempi, sempre correlati alle disponibilità del vaccino, con una esplicita e ferma imposizione affinché non conceda privilegi di nessun genere a nessuno e senza mai prevaricare l’ordine delle priorità, da concordare e stilare con tutti i primari delle varie strutture della Provincia di Chieti e con i sindacati dei medici”.