La festa patronale dei giornalisti nel ricordo di Giuseppe Catania. Una ricorrenza nel segno del decano dei giornalisti di Vasto, quella celebrata ieri dall’Associazione vastese della stampa, che da Catania fu fondata nel 1957 e presieduta per sessant’anni.
Il presidente di Assostampa, Giampaolo Di Marco, il consigliere dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, Luigi Spadaccini, e gli iscritti si sono ritrovati nella concattedrale di San Giuseppe a Vasto, per partecipare alla messa celebrata da don Gianfranco Travaglini. Alla funzione ha preso parte anche il sindaco, Francesco Menna.
Il parroco ha ricordato la figura di San Francesco di Sales, “inventore del volantinaggio, che per quei tempi significò modernità ed efficacia comunicativa, che raccomandava di scrivere le proprie idee, difendere e diffondere la propria opinione con la fede”.
“Se la vita spesso non insegna a morire, altrettanto spesso, però, la morte può insegnare a vivere”, ha detto Di Marco rivolgendo il suo pensiero a Peppino Catania. Perciò “è con cristiana gioia che affrontiamo questo momento di distacco e di ricordo, perché sappiamo che abbiamo da spendere i tuoi insegnamenti, il tuo stile, il tuo metodo di essere cittadino, giornalista, storico, amico, lavoratore, insomma un uomo che ha saputo spendere larga parte del suo vivere non solo per sé, ma anche per la crescita umana, culturale e professionale della sua comunità, alla quale hai consegnato pagine di storia indimenticabili che, forse, senza il tuo impegno, sarebbero state perse per sempre, nonché per le persone che incontravi sul tuo cammino ogni giorno”.
Infine una preghiera per tutti i giornalisti che ogni giorno rischiano la vita pur di informare i cittadini e una citazione di papa Francesco: in occasione del 55° anniversario delle comunicazioni sociali, il pontefice ha ricordato che la vera informazione è quella che si fa “consumando la suola delle scarpe e non rimanendo seduti alle proprie scrivanie”.
[mic_sx]