Con una lettera al sindaco Nicola Zerra i consiglieri Davide Cupaiolo e Vincenzo Marcianelli prendono le distanze dal gruppo di Alternativa per San Buono che ha vinto le Amministrative della primavera 2019.
Nella lettera – che pubblichiamo di seguito – i due membri dell’assise civica motivano le ragioni della spaccatura riconducibili soprattutto alla mancanza di ascolto e coinvolgimento e annunciano che sceglieranno di volta in volta quale voto esprimere durante le sedute del consiglio comunale.
La lettera al sindaco Zerra
“I sottoscritti consiglieri comunali dopo una lunga riflessione e in completo accordo, vogliono rendere pubblico il proprio pensiero. La volontà che si sta formalizzando oggi è pertanto quella di prendere le distanze dal gruppo consiliare di maggioranza del quale non condividiamo più le scelte, gli atteggiamenti e i modi di fare che definiamo, in alcuni casi, arroganti e presuntuosi.
[ant_dx]L’esperienza amministrativa è di fatto iniziata quando è stata creata la lista Alternativa per San Buono, nel momento in cui si sono avanzate (tutti insieme) delle proposte, con l’entusiasmo di poter dare ognuno il proprio contributo per migliorare il nostro paese. Tutte le aspettative che si erano venute a creare in quelle prime riunioni sono andate via via svanendo a causa delle numerose incomprensioni e cambi di programma che nel corso di questo anno e mezzo si sono venuti a creare. Avevamo immaginato un’esperienza formativa e gratificante al servizio della comunità con la possibilità di dare il nostro personale contributo, l’avevamo immaginata basando il nostro lavoro sulle idee stampate sul programma elettorale ma sopratutto lavorando in gruppo. Questo molte volte non è accaduto, infatti in numerose occasioni le decisioni amministrative sono state prese senza consultare tutti i componenti rendendo vano l’apporto che ognuno di questi poteva dare all’iniziativa. È capitato altre volte che il sindaco, dopo numerose insistenze abbia ascoltato le nostre proposte senza però dare seguito a queste con riunioni, confronti o cambi di opinione. In ogni modo, nella maggior parte dei casi le nostre parole sono rimaste inascoltate. Ci duole ricordare come lo stesso sindaco abbia nei nostri primordiali incontri paragonato il gruppo che si stava formando a una famiglia, e allora ci siamo chiesti in più occasioni se questa fosse l’idea di famiglia che avevamo anche noi, arrivando alla conclusione che non lo è. In una famiglia ci si confronta, ci si aiuta, si siede tutti intorno ad un tavolo e si prendono assieme le decisioni nell’interesse di tutti. Le scelte fatte non sono state sempre condivise con il gruppo e in altre situazioni, quando è stata proposta una soluzione alternativa, questa è stata bocciata senza una chiara motivazione, quasi a far pensare che la nostra soluzione non è mai all’altezza della loro. Questa frequente contrapposizione ci ha portato a essere addirittura accusati di remare contro e di complottare con l’opposizione. Come se trovarsi in taluni casi d’accordo con chi ci si contrappone abitualmente sia una cosa sbagliata a prescindere. Forse non sempre è gradito avere voci fuori dal coro.
La nostra idea di amministrazione è diversa da quella che abbiamo visto praticare in questi mesi, per noi è fondamentale il rispetto dei cittadini e delle loro idee allo scopo unico di migliorare il paese. Crediamo che il paese vada amministrato con umiltà senza vantarsi in piazza per gli atti amministrativi fatti e con la consapevolezza che saranno i cittadini, a fine mandato, a giudicare il nostro operato. Siamo rimasti allibiti quando, nella ossessionata ricerca della condivisione e del dibattito interno, qualcuno di noi rispondeva banalmente ‘quello che decidono loro per me va bene’ come a sminuire il suo compito e quello di chi, come noi, prende sul serio l’impegno affidatogli dai cittadini. Siamo rimasti profondamente delusi da altri componenti di questa maggioranza che si sono rivelati, a distanza di tempo, incoerenti, contraddittori e senza carattere. Abbiamo provato più volte a ricucire gli strappi che si erano formati, ma considerato tutto ciò che abbiamo appena esposto e non godendo noi di grande considerazione da parte del sindaco, la spaccatura all’interno della maggioranza è stata inevitabile.
Questa decisione è frutto di una scelta sofferta ma dovuta, dalla quale non possiamo esimerci, per il rispetto di noi stessi e dei cittadini che ci hanno votato. Nonostante la differenza di vedute continueremo a fare il nostro lavoro con coerenza e senso di responsabilità, sentendoci liberi di votare di volta in volta i provvedimenti che riterremo giusti nell’interesse della collettività”.