“L’identificazione delle varianti del virus Sars-Cov2, che provoca la patologia definita Covid-19 ha reso necessario un salto di qualità nella diagnostica operata nei laboratori”. Il professor Liborio Stuppia, direttore del Laboratorio di genetica molecolare del Cast (Center for Advanced Studies and Technology) dell’Università D’Annunzio, ha fatto il punto sull’attività condotta nel laboratorio teatino alla luce della comparsa di nuove varianti del virus che, anche in Abruzzo, sono state rilevate in discreto numero.
Nell’analisi dei tamponi, “mentre, fino a poche settimane fa, era necessario limitarsi alla presenza o meno del virus, adesso dobbiamo caratterizzare se il virus presente in un individuo è nella sua forma classica, quella che ha dato origine all’infezione lo scorso anno, o appartiene ad una di queste nuove varianti”.
In Abruzzo l’attività è condotta in due centri, il Laboratorio di Genetica Molecolare del Cast di Chieti e l’istituto zooprofilattico di Teramo. “Queste due strutture – spiega Stuppia – erano già dotate di una strumentazione particolare, con dei sequenziatori di nuova generazione in grado, in pochissimo tempo, di fare l’intera sequenza del genoma virale. L’Abruzzo, in tempi rapidissimi si è dotato di questa possibilità di caratterizzare i genomi per i pazienti che hanno il sospetto di un’infezione da parte del nuovo virus”.