“Quando mio fratello è andato in dialisi non ci ho pensato due volte: ho deciso di donargli un mio rene per regalargli la speranza di una vita migliore“. Se il legame tra fratelli gemelli è unico e speciale, lo è ancor di più per Pasquale e Adamo De Michele, sessantenni vastesi, protagonisti di una bella storia di generosità. La scorsa settimana, nel centro trapianti dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, Adamo ha ricevuto da suo fratello Pasquale un nuovo rene, che gli permetterà di affrontare la vita in maniera decisamente migliore.
Esattamente due anni fa, a gennaio 2019, le sue condizioni di salute lo avevano portato nel giro di poco tempo ad aver bisogno di sottoporsi a dialisi. “Nel reparto Dialisi di Vasto – racconta Adamo, ancora in degenza al San Salvatore – sono stato seguito con premura dal personale medico e infermieristico, che ringrazio davvero di cuore”. Per suo fratello Pasquale non ci sono mai stati dubbi sul voler donare il rene: “Noi due siamo gemelli e quindi con un rapporto particolare ma tutta la nostra famiglia è molto unita – ci racconta – . Per me è stato molto semplice dare questa disponibilità. Fare la dialisi è molto brutto, rende la vita più difficile. Non c’è stato bisogno di dirci molto, volevo regalargli questa speranza e l’ho fatto, così come avrebbe fatto lui con me”. Dopo la necessaria trafila degli esami clinici è arrivato il momento del “doppio” intervento. “Ci sono stati alcuni rinvii dovuti alla situazione pandemica – racconta Pasquale – e la settimana scorsa siamo stati ricoverati”. Un intervento di circa quattro ore per il donatore, effettuato in laparoscopia, sei le ore in cui Adamo è rimasto sotto i ferri per ricevere il nuovo rene. “È andato tutto bene, solitamente un rene trapiantato impiega qualche giorno per entrare pienamente in funzione. Il mio, già uscito dalla sala operatoria, aveva iniziato a fare il suo lavoro”.
[ads_dx]Nel reparto dell’ospedale aquilano i gemelli De Michele sono stati “accolti e seguiti con grande umanità. Vogliamo dire grazie al professor Franco Pisani, che dirige il centro trapianti, alla dottoressa Barbara Binda, brava professionalmente ma soprattutto molto disponibile. Ma tutti gli operatori sono veramente speciali, lavorano con grande umanità, è stato come sentirsi a casa”. Per Pasquale la vita con un solo rene “continuerà in maniera normale, non dovrò assumere farmaci. Continuerò a fare la stessa vita di prima, questo ci tengo a dirlo anche per stimolare altri a donare, qualora ce ne fosse la necessità. Ci vorrà solo un po’ più di attenzione, ma quella bisogna averla sempre, anche con due reni. Io sono sempre stato uno sportivo, non fumo, ho sempre fatto vita sana”. Per i loro familiari e gli amici questo trapianto è stato un momento da vivere con grande gioia. “Dovrò stare ancora qualche giorno in ospedale – dice Adamo – ma pian piano mi sto riprendendo. Pasquale è stato un grande, a volte queste cose si dicono tanto per dire, invece per lui è stato sin da subito determinato a volermi donare il suo rene. Ci tengo a ringraziare il personale dell’ospedale dell’Aquila e quello di Vasto. Sono abituato ad affrontare tutte le cose della vita, anche le più difficili, con il sorriso. Ed è stato così anche questa volta”.