Metà galleria e metà viadotto per aggirare solo Vasto Marina. Sarebbe questa la soluzione individuata dall’Anas come terza ipotesi della variante alla Statale 16.
La nuova ipotesi di tracciato è svelata dal consigliere comunale de Il Nuovo Faro, Edmondo Laudazi. Dopo aver scartato le altre due soluzioni – tutta galleria o tutto viadotto, quest’ultimo ritenuto troppo impattante dal punto di vista paesaggistico – il Comune aveva chiesto all’Anas di elaborare un nuovo progetto. La nuova proposta scarta, quindi, ancora una volta l’ipotesi di “tracciato esterno” che aggirerebbe l’intero abitato di Vasto caldeggiata da più parti.
Nel nuovo elaborato, inoltre, si può osservare come ci siano anche diverse ipotesi riguardanti gli svincoli in territorio di San Salvo. Il nuovo tracciato da Vasto Marina dovrebbe passare dietro la stazione – dove almeno parte della strada è già esistente – per poi continuare sul tratto che interseca via Grasceta e continua dietro la Pilkington arrivando allo svincolo nelle vicinanze dell’autoconcessionaria “Pasquarelli”; questa soluzione, che prevederebbe l’abbattimento del viadotto in via Buonanotte, ricorda la proposta dell’ex assessore Giovanni Artese [LEGGI] che citava anche l’autoporto da usare come parcheggio dei tir.
[ant_dx]E nella bozza, figurano anche le rampe di accesso all’ormai ex autoporto destinato a ospitare un insediamento Amazon. Un’altra ipotesi di tracciato infatti utilizzerebbe parte di via Grasceta per poi continuare sulla strada che porta all’insediamento TE Connectivity per poi continuare fino alle rampe di accesso dell’autoporto che consentirebbero al traffico di proseguire sulla Statale 650 “Trignina” verso l’entroterra o proseguire in direzione del mare.
“AMMINISTRAZIONE GOFFA” – Sull’ipotesi riguardante il tratto di Vasto Marina, Laudazi è fortemente critico. Il consigliere di opposizione ricorda anche il progetto che avrebbe consentito alla variante di aggirare Vasto: “Abbiamo deliberato più volte in consiglio comunale, all’unanimità, l’assoluta necessità di arretrare l’attuale tracciato e di scavalcare Vasto, collegando le zone adiacenti ai caselli autostradali Vasto Nord e Vasto Sud con una bretella realizzata lungo il Sinello, per passare sotto Sant’Antonio Abate e riscendere verso la loc. Selvotta, per servire l’area del nuovo ospedale e la stazione ferroviaria e per scavalcare la zona industriale di San Salvo verso il Trigno. Abbiamo fornito il relativo progetto smarrito, a suo tempo predisposto dalla Provincia di Chieti, lo abbiamo consegnato all’Anas e lo abbiamo spiegato alla direzione Progetti, guidando per mano il sindaco Menna e il suo assessore Forte, nella sede romana della Regione di cui ignoravano persino la ubicazione in un incontro organizzato dall’allora presidente D’Alfonso. Sembrava tutto a posto. Poi, il nostro aiuto è stato ritenuto non più necessario”.
“La nostra amministrazione, da allora, si è mossa in maniera talmente goffa, da rafforzare le convinzioni di Anas, che ritiene ancora di poter restare sull’esistente tracciato della Statale 16, per la maggior parte dei circa 19 chilometri di tracciato, e che Menna e Forte si apprestano a farsi mollare con la scusa della possibile perdita dei finanziamenti disponibili. La variante di Vasto si trasformerebbe nella minivariante di Vasto Marina: la proposta di variante mezza in viadotto e mezza in galleria è una pazzia progettuale di cui si tengono ancora nascoste le carte che noi, però, in bozza vogliamo diffondere. Sarebbe penalizzante per economia, turismo e ambiente e credibilità amministrativa”.
Infine, Laudazi si sofferma su quanto previsto a San Salvo: “Un’amministrazione e un sindaco che, purtroppo o per fortuna, ci stanno insegnando come si deve amministrare un territorio e come si opera e ci si raccorda con gli enti sovrapposti. Lo avevamo già visto nei rapporti con le Ferrovie, lo vediamo anche nel tracciato della proposta di variante alla SS 16. Tutto ben definito, accurato e sistemato per loro. Lavoriamoci insieme, non a parole, ma con fatti concreti, unendo le forze nella stesura di un grande progetto di sviluppo e di raccordo intercomunale, che rilanci l’intero Vastese”.