Si erano chiusi in piena notte all’interno di un bar dell’entroterra teatino, pensando di passare inosservati: ma hanno sottovalutato i controlli, disposti soprattutto in orario notturno, per il contrasto alla diffusione del Covid – 19. Era da poco passata la mezzanotte, quando una pattuglia dei carabinieri della Compagnia di Chieti ha notato “la luce accesa in un bar del pedemontano”, spiega una nota del Comando provinciale dell’Arma.
I militari, pensando ad un furto in atto nell’attività, si sono fermati per un controllo più approfondito. Ma, dalla vetrina, hanno visto quattro persone sedute ad un tavolino intente a consumare bevande alcoliche. “Una volta entrati, succede un parapiglia generale, con gli avventori che cercano di nascondere qualcosa – spiegano i carabinieri -. In particolare, coprono con una scatola in cartone un oggetto sul tavolo. Sotto, i militari trovano un piatto in ceramica con sopra una riga di sostanza bianca poi risultata cocaina ed una scheda telefonica con tracce della stessa sostanza”.
È quindi scattata la perquisizione “personale e domiciliare, durante la quale vengono trovati altra cocaina pronta da consumare con delle banconote arrotolate che servivano per sniffarla e un frammento di hashish.
Il gestore del bar è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed agevolazione al consumo, mentre gli avventori sono stati segnalati quale assuntori alla Prefettura di Chieti. Tutti e quattro sono stati contravvenzionati per aver violato il coprifuoco, in base alla normativa vigente. Il bar, inoltre, è stato chiuso per 5 giorni“.
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