Nicola Tiberio, consigliere comunale di Italia Viva a Vasto. Nella politica nazionale, dopo lo strappo di Renzi, si profila la rottura tra Iv e la coalizione giallo-rossa. Questo può avere ripercussioni anche sul suo sostegno alla Giunta comunale di centrosinistra?
“Sicuramente quella che si è creata a livello nazionale è una situazione anomala. Però, se si è arrivati a questo punto, probabilmente ci sono cose che non sappiamo. Anche l’attuale maggioranza che amministra questa città rispecchia quella situazione”.
In che senso?
“Mi sento po’ messo da parte. Vasto rispecchia la situazione del governo nazionale: non si riesce a parlare, non abbiamo tenuto fede alle promesse contenute in alcuni punti del programma elettorale del 2016. Ma da solo non riesco a far capire al sindaco le priorità di cui la città ha bisogno. Capisco il problema dei finanziamenti, compresi quelli della Regione, da cui non arriva un euro di fondi, a cominciare da quelli, rinviati a non so quando, per il raddoppio della rete delle acque bianche a Vasto Marina. Ma anche dall’amministrazione vorrei avere risposte. Ad esempio, sulle scuole sono stati chiesti finanziamenti europei?”.
Quali sono le priorità non realizzate del programma elettorale del 2016?
“Avevo posto la questione di via del Porto, per cui avevamo lasciato nel bilancio 700 mila euro, che invece sono stati destinati ad altro. Invece contrarre un mutuo per il campo sportivo di Vasto Marina, non sarebbe stato meglio stipularne uno per rifare via del Porto? E poi il rifarcimento, che ad oggi è fermo, dei marciapiedi dietro al cimitero e altre questioni. Avevo chiesto di sederci a tavolino per decidere insieme. Ricordo che in Consiglio comunale Italia Viva è stata decisiva per l’approvazione della delibera sulla Pulchra. Il mio voto è stato determinante, altrimenti sarebbe stata bocciata”.
Da quando non vi riunite per discutere di questi problemi?
“Ci si è sempre riuniti al volo per parlare di delibere da portare in Consiglio. Siamo vicini alle elezioni e non ancora è stato quantificato il fatto o il da farsi, non c’è nessun programma di fine mandato. Mi dispiace non si sia dato ascolto ai cittadini su alcune priorità”.
Alle elezioni cosa farà? Si prepara anche lei a uno strappo?
“Ora non ho deciso cosa fare. Vedremo se il sindaco avrà bisogno di Italia Viva e della mia persona. Sono politicamente il più anziano del centrosinistra, siedo tra i banchi del Consiglio comunale da quattro mandati. Il sindaco lo ha dimenticato, farsi scivolare tutto addosso fa parte del suo modo di essere. I cittadini decideranno se confermarlo o meno”.