Si accende in Regione il dibattito sul progetto del Museo della memoria a Punta Penna, struttura dedicata al ricordo dello spiaggiamento dei capodogli avvenuto proprio su quella spiaggia vastese nel settembre del 2014.
A difendere il progetto, criticato a mezzo stampa da alcuni ambientalisti, il consigliere regionale del M5S, Pietro Smargiassi: “Non c’è niente da fare, il partito dell’eterno No a tutto esce di nuovo contro. Da sempre contro tutto, anche quando i temi dovrebbero essere vicini al loro sentire. Anche di fronte ad un museo della memoria di una delle pagine più tristi della nostra città, la posizione è ancora una volta NO”.
“Dall’anno successivo allo spiaggiamento dei capodogli a Punta Penna – dichiara – ho depositato emendamenti per chiedere fondi al fine di realizzare un museo della memoria di quei tragici fatti. Perché sono convinto dell’idea di spingere a un momento di riflessione chiunque si rechi in quella riserva: riflettere sui danni che l’uomo può arrecare a Madre natura prima di abbracciarla con tanta leggerezza. Ogni azione scellerata ha un prezzo da pagare. Il 12 settembre del 2014 la natura ha presentato il suo conto. Lo ha fatto sulla nostra spiaggia, la più amata”.
“Per questo ho sempre voluto un museo, un luogo dove il pensiero sia stimolato e guidato su giusti comportamenti in un luogo sacro ‘non solo per gli ambientalisti vastesi’ ma per tutti i cittadini di questo territorio e i tanti turisti che la visitano – spiega -. Un luogo dove foto, immagini video, suoni, articoli, servizi televisivi di quel giorno ci inducano a riflettere e ci aiutino a non dimenticare il pianto di quelle balenottere, ma anche l’impegno profuso da tanti cittadini, il mobilitarsi di tutti con uno sforzo sovrumano che ne salvò alcune premiando quella forma di amore che i vastesi seppero mostrare in quelle ore. Oggi si discute del nulla, senza nemmeno conoscere l’intenzione. Se sarà buona o meno saranno i cittadini a valutarla”.
“Sono certo che – prosegue – al contrario di qualche ‘luminare’, i tanti bambini che si recheranno a Punta Penna d’estate ed entreranno in quella struttura, scendendo in spiaggia avranno un atteggiamento più responsabile e certamente più maturo di chi oggi si pone contro. Lo sconforto, oggi, è pari solo all’imbarazzo che si prova di fronte alla solita triste sterile polemica. Una parte di città a cui non va mai bene nulla”.
“Qualcuno – afferma Smargiassi – dovrebbe scendere dal piedistallo e provare a confrontarsi, cosa mai avvenuta nei sette anni in cui svolgo il ruolo di consigliere regionale, e cogliere con entusiasmo questa occasione. Migliorarla, se necessario, ma non buttarla via per partito preso. In opposizione, raccogliere il parere favorevole su un emendamento è difficilissimo e a volte come in questo caso comporta anni di lavoro. Io continuo, come sempre, a credere di far del bene per la mia terra senza secondi fini nè falsi interessi. A qualcuno dà fastidio ad altri fa piacere. Tengo stretti a me i secondi”.