Basta con i vecchi metodi della politica. Nell’anno in cui a Lanciano si tornerà al voto, Libertà di azione lancia l’allarme: evitare “riunioni carbonare” e “chiacchiere che mirano solo a creare confusione e ad avvelenare il clima, ripetendo gli stessi errori commessi in passato e di cui dovremmo invece aver fatto tesoro”. Il messaggio è rivolto al centrodestra, all’opposizione da dieci anni.
“Mancano pochi mesi all’appuntamento con le urne per l’elezione del sindaco e per il rinnovo del Consiglio comunale di Lanciano, ma purtroppo stiamo assistendo ancora una volta ai soliti e stucchevoli copioni del passato, secondo vecchi schemi che ci auguravamo fossero ormai solo un ricordo nella politica cittadina”, scrivono in una nota tre esponenti di Libertà di azione: i consiglieri comunali Tonia Paolucci e Riccardo Di Nola e il presidente dell’associazione politica, Ermando Bozza. “Quello che è accaduto nell’ultimo anno, con la pandemia che ha obbligato tutti noi a reinventarsi per affrontare la situazione, speravamo avesse insegnato qualcosa anche ad alcuni esponenti politici locali, che continuano invece a utilizzare sistemi vecchi e stantii, di cui i cittadini sono stanchi e che non vogliono più sentire”.
Parlano di “riunioni carbonare, emissati più o meno segreti (che poi non sono mai segreti), strategie su incarichi e riposizionamenti vari, dietro i quali si celano sempre i soliti personaggi“.
Al momento, Libertà di azione sembra prendere le distanze dal centrodestra: “Siamo un gruppo civico – spiega Di Nola – e rispondiamo ai nostri concittadini nella massima autonomia da quelle che sono dinamiche partitiche. Ribadiamo con forza che anche per le prossime elezioni comunali siamo pronti a confrontarci con tutti, ma solo sulla base di un programma ben preciso e puntuale, che abbia una visione a lungo termine e non serva solo a raccogliere consensi nell’immediato”.
“Lo dico con chiarezza – precisa Bozza – noi non abbiamo fatto accordi con nessuno. Come è nostro costume, da sempre, non appena una scelta sarà fatta, saremo noi a comunicarlo ai nostri cittadini e a sottoporci al loro giudizio nelle urne”.
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