No al ritorno a scuola in presenza lunedì 11 gennaio. È la richiesta della Cisl Scuola Abruzzo e Molise rivolta al presidente regionale Marco Marsilio.
Mentre a livello nazionale si sta discutendo di una nuova data del ritorno in classe delle scuole superiori, il 18 gennaio, altre 14 regioni hanno già deciso per uno slittamento della riapertura.
“La nostra situazione non appare assolutamente diversa dalle regioni che hanno deciso il rinvio – scrive la Cisl – Il numero di contagiati attivi da Covid-19 alla data di ieri in Abruzzo è pari a 11.097 (dati Regione Abruzzo), dopo il picco raggiunto il 30 novembre 2020 con 18.192, ed è pari ad oltre cinque volte il massimo numero raggiunto nella prima ondata (2108 persone il 22/04/2020). Il grafico di questo dato, dall’inizio della pandemia ad oggi, mostra chiaramente non solo il notevole innalzamento, ma anche come la discesa del numero di contagiati è molto molto lenta a partire da Natale”.
[ant_dx]Per l’organizzazione sindacale bisogna evitare un ritorno parziale che destabilizza l’attività didattica, com’è stato prospettato finora (50%, 75%, giorni alterni, orari sfalsati, alternanze settimanali ecc.), ma attendere tempi migliori per una riapertura in completa sicurezza.
“La scuola abruzzese – continua il segretario generale Davide Desiati – con segnalazioni continue di contagi tra alunni e personale scolastico nella scuola già in presenza, dalla scuola dell’infanzia alla scuola media, sta già pagando un costo notevole, pertanto non si riesce proprio a comprendere la fretta di riportare anche le scuole superiori in presenza in uno scenario che non è sicuramente quello di una riapertura in sicurezza”.