“Non rientro nell’agone politico perché non si può rientrare da dove non si è mai usciti”. Il progetto politico di Incoronata Ronzitti ha un nome: “Grande Vasto”.
“Il ruolo che mi è stato conferito – dice a Zonalocale la coordinatrice territoriale dell’Udc – ha l’obiettivo di tornare a parlare di una politica del fare, fatta di persone pacate, umili, serie, educate alla riflessione e al ragionamento costruttivo. Ha l’obiettivo di allargarsi, di includere, di ricostruire una grande centralità che possa determinare una ripresa della crescita morale, economica e sociale. Dove la persona sia ricollocata al centro dell’interesse comune, con il suo spazio, la sua importanza e la sua giusta considerazione. Ed è in questa ottica che dobbiamo fare Grande Vasto e non dire banalmente che Vasto deve tornare ad essere grande”.
Non scopre le carte: “A chi mi chiede se sarò candidata rispondo semplicemente che non è una questione all’ordine del giorno. Non è ancora il tempo di parlare di candidature e candidati. Mi piace, invece, ragionare, in termini di insieme, di costruzione di un’esperienza politica coesa e il più ampia possibile. A mio avviso questo è il tempo di dare inizio ai lavori e non di parlare di investiture. Partiamo dal basso. Cominciamo a lavorare, a fare squadra, a creare sinergia e poi i candidati si costruiranno”.
L’ultimo impegno elettorale in prima persona è stato quello delle politiche 2018 con lo scudo crociato: “La mia vicinanza al pensiero moderato e al metodo del ragionamento e del dialogo parte da lontano. E con la mia candidatura, seppure di servizio, alle scorse politiche, si è poi concretizzata di fatto. L’esperienza fatta con Enrico (Di Giuseppantonio, n.d.r.), coordinatore regionale dell’Udc, è stata ricca e proficua sotto il profilo della condivisione, del confronto e della riscoperta e a volte della scoperta dei valori fondanti la politica. La politica seria deve essere in grado di elaborare idee, progetti, visioni ma deve anche restare aderente alla realtà, essere umile, concreta, sapere ascoltare e soprattutto individuare soluzioni possibili. E le soluzioni possono arrivare solo attraverso il confronto, la condivisione, l’apertura, l’inclusione e la comprensione delle problematiche così come delle aspettative”.