2021 anno buono per i (grandi) progetti annunciati e mai ultimati? L’esempio dell’autoporto di San Salvo che ha trovato una nuova vita dopo decenni di lavori di realizzazione e oltre 12 di completo abbandono (e in scala minore si potrebbe citare la riapertura della Sp 162 dopo cinque anni e mezzo di attesa), insegna che la speranza è l’ultima a morire.
Di progetti rimasti sulla carta e strutture mai entrate in funzione il territorio conta numerosi casi. Ne elenchiamo alcuni, i pricipali, ma la lista potrebbe essere più lunga (nella sola Vasto basterebbe citare l’isola ecologica-centro del riuso che di slittamento in slittamento dovrebbe vedere il taglio del nastro tra qualche mese, la riqualificazione del terminal al via dopo 14 anni di attese, il parcheggio sotterraneo di via Martiri Istriani; a Gissi la scuola infermieri della Asl sul cui futuro si è persa ogni traccia).
[ant_dx]IL NUOVO OSPEDALE DI VASTO – A Vasto la Chimera per definizione è il nuovo ospedale di contrada “Pozzitello”. Per realizzarlo sono stati comprati anche i terreni, oltre 20 anni fa. Il progetto preliminare – per una struttura dal costo che oscilla tra gli 80 e 100 milioni di euro – c’è [LEGGI] così come il sito passato nel frattempo dal Comune al patrimonio della Asl. Il progetto è tornato d’attualità, per l’ennesima volta, alla fine dell’estate, quando l’azienda sanitaria sollevò dubbi sui terreni (perplessità, queste, che erano già state risolte dal Comune nel 2011, LEGGI). La vicenda è stata affiancata dal giallo dell’autocandidatura di Casalbordino e Comuni limitrofi a ospitare un ospedale unico Lanciano-Vasto: la delibera del Comune di Casalbordino citava una relativa, presunta, proposta regionale, ma gli esponenti abruzzesi – dall’assessore Verì al presidente Marsilio – hanno ribadito in più occasioni che tale ipotesi non sarebbe mai stata formulata. In difesa dell’ospedale in contrada “Pozzitello” si sono schierati i sindaci di Vasto, San Salvo, Cupello e Monteodorisio.
Attualmente il nuovo ospedale di Vasto è coperto da un generico “si sta lavorando per arrivare al progetto esecutivo”, ma è scontato che l’argomento a breve tornerà di moda, fosse solo per le prossime elezioni amministrative vastesi. Il discorso sulla struttura di Vasto può essere replicato per Lanciano, dove, periodicamente, lo spettro del nuovo nosocomio torna ad aggirarsi sulla città.
LA VARIANTE ALLA SS 16 – Altro miraggio buono per tutte le stagioni è il tracciato alternativo della Statale 16 per il quale sono già disponibili 87 milioni di euro. Scartate le ipotesi di un tunnel e di un viadotto che deturperebbe la vista, l’Anas redigerà un nuovo progetto meno impattante [LEGGI]. Nel frattempo, fioccano le proposte, tra le quali quella di un referendum per far scegliere i cittadini e anche in questo caso non c’è accordo tra chi lo vorrebbe ristretto ai vastesi e chi allargato ai cittadini di tutto il territorio. In un cassetto poi c’è sempre l’altro progetto sponsorizzato dal sindaco di Lentella Carlo Moro, e votato da numerosi consigli comunali, basato sul potenziamento di strade già esistenti (fondovalli Sinello-Cena-Treste fino alla Statale 650 Trignina).
PORTO E ULTIMO MIGLIO FERROVIARIO – A maggio dell’anno scorso il Ministero ha dato il via libera per lavori per 28 milioni di euro per l’ampliamento del porto di Vasto, altro argomento in agenda da oltre dieci anni. Tra gli interventi previsti c’è l’allargamento della banchina di levante per consentire l’arrivo della ferrovia. L’ultimo miglio ferroviario che collegherebbe la stazione Porto di Vasto al molo dovrebbe passare in un tunnel sotto il promontorio di Punta Penna, per questo progetto Rfi ha stanziato 15 milioni di euro già nel 2018.
IL RADDOPPIO DEL LUNGOMARE DI SAN SALVO – A San Salvo Marina da tempo ormai immemore si discute del raddoppio del lungomare con la riqualificazione dell’intera area realizzata negli anni ’70. Un progetto ci sarebbe già, dal costo di 2.700.000 euro, ma mancano i soldi. L’intenzione del Comune è di reperire le risorse necessarie dalla vendita della famosa particella 18, ma ormai non si contano le aste andate deserte. Il progetto prevede nuovi accessi al mare, oasi verdi, la piantumazione di nuovi alberi ecc., ma per ora resta solo un grande sogno.
IL NUOVO TEATRO DI SAN SALVO – A San Salvo oltre ai progetti annunciati e mai iniziati ci sono anche le incompiute in attesa di conoscere il proprio destino. Con l’eliminazione dell’autoporto da un’ipotetica lista nera, al primo posto non può che esserci il nuovo teatro comunale realizzato dalla giunta di Gabriele Marchese, costato oltre tre milioni di euro e mai entrato in funzione. L’attuale amministrazione Magnacca ha il merito di aver eliminato il degrado che lo circondava con la riqualificazione dell’area e la creazione del collegamento villa comunale-polo culturale, ma non può bastare. Per completarlo servirebbero circa 1.200.000 euro, ma il vero cruccio è “Cosa farne?”. Per alcuni San Salvo non avrebbe una domanda culturale tale da giustificare la presenza di un’opera così ambiziosa, per altri potrebbe essere riconvertita in una piazza per eventi al chiuso. Nel frattempo, è stato annunciato più volte il completamento della sala registrazione che potrebbe ospitare le numerose formazioni musicali della città e non solo, ma dopo il furto di attrezzature avvenuto anni fa anche questa è finita nel dimenticatoio.
IL PARCHEGGIO DI VIA MONTEGRAPPA – La struttura in abbandono è un vero pugno in un occhio. Realizzata durante l’ultimo mandato di Arnaldo Mariotti, è stata seriamente danneggiata da un incendio. Poco dopo il proprio insediamento, la prima giunta Magnacca lanciò un concorso di idee per la riqualificazione del parcheggio multipiano, nel 2013 fu decretato il vincitore [LEGGI], ma poi non se ne seppe più nulla.
Durante un consiglio comunale dei primi mesi del 2017, l’attuale sindaco ne annunciò la trasformazione in un polo destinato al Terziario tramite progetto di finanza che avrebbe dovuto riqualificarne anche l’area circostante; inoltre, si citò l’interesse di alcuni privati. Da allora, nulla è cambiato.