Sono critici i tre consiglieri comunali di opposizione, Nicola Generoso, Pierfrancesco Galante e Stefano Moretti, sul nuovo calendario di raccolta dei rifiuti a Monteodorisio. “Abbiamo ricevuto il nuovo calendario della raccolta rifiuti del nostro paese con decorrenza 1 gennaio 2021, dopo mesi e mesi di silenzio sull’argomento da parte dell’amministrazione”, scrivono i tre consiglieri che avevano “chiesto aggiornamenti a riguardo in un’interrogazione presentata per l’ultimo consiglio comunale del 29/12, la cui convocazione ci è arrivata il 24/12 a tarda mattinata con i punti da discutere. Purtroppo però la nostra interrogazione non è stata inserita perché i tempi da dedicare alla risposta erano troppo ristretti”.
I tre consiglieri sostengono che “l’esiguo risparmio sulla tassa dei rifiuti ottenuto corrisponde anche ad un servizio inferiore. A quanto pare la frequenza della raccolta di alcuni rifiuti è nettamente inferiore a quella fino ad ora in essere. In alcuni mesi l’indifferenziata verrà ritirata 2 volte al mese (fino ad oggi veniva ritirata una volta a settimana). Come faranno i cittadini ad avere in casa per 15 giorni pannolini e pannoloni? Non tutti sono fortunati ed hanno un giardino od un terrazzo dove sistemarli”.
L’amministrazione, lo scorso 31 dicembre, aveva pubblicato il nuovo calendario sui suoi profili social, spiegando che “a partire dal 1° gennaio 2021, il calendario del servizio di raccolta porta a porta gestito dalla ditta Ecolan SpA che sposa appieno la nostra filosofia, subirà dei cambiamenti, l’indifferenziato, ad esempio, sarà ritirato una volta ogni due settimane proprio per incentivarne una minore produzione e abbassare così anche i costi del servizio”.
Ma Generoso, Galante e Moretti criticano “i migliaia di euro spesi per acquisire le quote Ecolan, tutto deciso in un consiglio comunale messo su in poche ore ed in cui non ci sono state date tutte le risposte che volevamo sempre con il motivo dei tempi non rispettati. Aspettavamo un incontro pubblico con noi consiglieri e con i cittadini che non c’è mai stato, si potevano però informare i cittadini con una lettera in cui si comunicava la decisione presa con le relative differenze con la raccolta fin’ora fatta. Tutto, secondo noi, andava discusso e comunicato ufficialmente almeno in consiglio comunale e non deciso negli uffici”.