Un anno durissimo. Difficile riassume in poche righe paure, solitudine, speranza. Proviamo a ripercorrere con voi il 2020 segnato dalla pandemia.
27 febbraio – La pandemia arriva in Abruzzo: il primo a risultare positivo al Sars-Cov-2 è un uomo di 50 anni di Brugherio, in provincia di Monza-Brianza, in vacanza a Roseto degli Abruzzi con la sua famiglia. Nei giorni successivi il contagio colpisce anche i suoi familiari. Guariscono tutti.
4 marzo – Viene reso noto il primo contagio a Vasto. Il sindaco, Francesco Menna, chiude le scuole. A distanza di qualche ora, arriva lo stesso provvedimento su tutto il territorio nazionale: è il primo di una serie di decreti del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Due giorni dopo, il primo malato di Covid-19 a Lanciano. È il nono caso in Abruzzo.
31 marzo – Toccante omaggio al personale sanitario. Forze dell’ordine schierate nel piazzale dell’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto fanno il saluto militare sulle note dell’Inno di Mameli. Decine di medici e infermieri, spesso senza adeguati dispositivi di protezione, rimangono contagiati, tra marzo e aprile, negli ospedali abruzzesi. Un infermiere di 60 anni dell’ospedale di Popoli muore nel nosocomio di Pescara, dove era ricoverato dopo aver contratto una forma grave del virus.
11 aprile – Il presidente della Regione, Marco Marsilio, proroga le zone rosse istituite il 26 marzo. Non si entra e non si esce da Castilenti, Castiglione Messer Raimondo, Bisenti, Arsita, Montefino, Elice, Civitella Casanova, Farindola, Montebello di Bertona, Penne e dalla frazione Villa Caldari di Ortona.
1° maggio – Si avvicina la fine del lockdown. Marsilio firma l’ordinanza che consente la ripresa degli sport individuali nel rispetto del distanziamento sociale.
4 maggio – Finisce il lockdown in tutta Italia. In Abruzzo la curva del contagio si va progressivamente abbassando.
18 maggio – Riaprono le attività commerciali in tutto il Paese. Resta vietato spostarsi al di fuori dei confini regionali. Per l’avvio della stagione turistica, bisognerà attendere quindi altre due settimane.
3 giugno – Riapertura dei confini regionali. Le misure si allentano, nel giro di qualche settimana resteranno solo la distanza interpersonale di un metro e l’obbligo di mascherina nei luoghi chiusi in cui è consentito l’accesso al pubblico.
Luglio-agosto – Sempre meno precauzioni, sempre più assembramenti. Succede anche nelle località balneari abruzzesi. Il governo nazionale corre ai ripari: dal 17 agosto scatta l’obbligo di mascherina anche all’aperto nei luoghi in cui possono crearsi assembramenti. Ma sono tante le persone che non rispettano questa norma.
24 settembre – In 12 regioni gli studenti sono già tornati tra i banchi il 14 settembre. Nelle altre la riapertura è posticipata al 16, al 22 o al 24. In Abruzzo il primo giorno di scuola è il 24 settembre.
Ottobre – La curva del contagio inizia a risalire. Negli ospedali aumenta la pressione sui reparti Covid e su quelli di terapia intensiva.
4 novembre – Focolaio nella residenza per anziani Antoniano di Lanciano. A dicembre una cinquantina di contagiati anche all’Istituto San Francesco di Vasto Marina.
18 novembre – Dopo aver lanciato l’allarme qualche giorno prima, Marsilio decide di anticipare l’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza. Il presidente della Regione ha deciso: Abruzzo in zona rossa. Scattano le restrizioni massime nella speranza di poterle allentare prima di Natale.
6 dicembre – È il giorno del caos. Marsilio firma l’ordinanza in cui stabilisce il passaggio dell’Abruzzo in zona arancione. I ministri Speranza e Boccia lo diffidano a revocarla immediatamente e ribadiscono che l’Abruzzo resta in zona rossa fino a quando il ministero della Salute, sentito il Comitato tecnico scientifico, non darà il via libera al cambio di colore. Marsilio tiene duro. Il governo ricorre al Tar e ottiene la sospensiva. Risultato: l’Abruzzo, dopo appena un giorno in arancione, torna in rosso, ma solo per 24 ore. Poi arriva l’ordinanza nazionale e la regione passa ufficialmente in zona arancione fino alle restrizioni natalizie.
9 dicembre – Nell’area fiera di Lanciano apre la postazione drive in per i tamponi.
31 dicembre – Marsilio annuncia: dal 7 gennaio la regione passa in zona gialla. Ma oggi i numeri del contagio tornano a salire. In tutto, dall’inizio della pandemia, i casi in Abruzzo sono 35 mila 314.