Il rischio è che la tassa sui rifiuti lieviti a danno dei residenti del Vastese. “I sindaci vanno interpellati. Sbaglia chi pensa di far passare tutto sulla testa dei cittadini”. Tiziana Magnacca, sindaca di San Salvo, vuole la mobilitazione delle amministrazioni comunali per difendere l’autonomia del Civeta. “Dobbiamo mantenere una governance locale”, ha detto proprio oggi il sindaco di Vasto, Francesco Menna, opponendosi all’ipotesi che il consorzio intercomunale che gestisce il riciclaggio dei rifiuti nel Vastese finisca nel calderone dell’Agir, l’agenzia regionale per la gestione dei rifiuti.
“L’Agir è stata istituita nel 2013 in ottemperanza alla normativa europea”, spiega Magnacca. “Ora l’unico organo interno dell’agenzia è l’assemblea. Il problema è che, dal momento in cui verranno costuititi tutti gli altri organi, gli impianti di smaltimento dei rifiuti passeranno in comodato all’Agir, di cui si deve ancora nominare il direttore, che stilerà un piano rifiuti e poi farà una gara regionale per individuare il gestore regionale della nettezza urbana. Da questo affidamento deriveranno la gestione unitaria e la tariffa unica, con il conseguente aumento rispetto alle tariffe attuali praticate nel Vastese. Per ora, esiste solo un ambito autonomo provinciale. Abbiamo lavorato per creare gli ambiti sub-provinciali; finalmente questa possibilità arriva dalla legge regionale, approvata una decina di giorni fa su proposta del presidente della commissione Territorio, Ambiente e Infrastrutture, Manuele Marcovecchio“.
La questione non è solo la Tari. Se arrivasse immondizia da altri territori, Valle Cena rischierebbe di sovraccaricarsi? “Dobbiamo cercare di far durare di più la discarica”, ammonisce Tiziana Magnacca. “Su questo, in Consiglio comunale, sono tutti d’accordo. Possiamo aprire al massimo ai comuni del Lancianese, ma in condizione di reciprocità e riconoscendo il valore del Civeta. Il progetto di fusione con Ecolan”, il consorzio che gestisce il ciclo dei rifiuti a Lanciano e nei paesi della Frentania, “è tutto da scrivere e sarebbe percorribile solo se non venisse istituito un ambito sub-provinciale del Vastese. Ma, in quel caso, andrebbe riscritta la governance. E comunque il Civeta vale molto più di una buona società che fa una buona differenziata
La battaglia che dobbiamo fare come territorio che il sub ambito sia del Vastese, in cui il nostro impianto del Civeta sia a servizio del nostro territorio e fare igiene urbana uguale per tutti. Invito i sindaci di Vasto, Monteodorisio, Cupello, Casalbordino, Scerni e Villalfonsina a fare insieme a ma questa battaglia finalizzata ad avere un ambito sub-provinciale del Vastese. Difendiamo la lungimiranza di chi ha fatto civeta trent’anni fa per non disperdere le risorse spese dai Comuni, i benefici del conferimento a prezzo inferiore e senza i sovrapprezzi dovuti al turismo dei rifiuti“.