Sono 135 le persone che, nella giornata di oggi, hanno ricevuto la prima dose del vaccino contro il Covid-19, all’ospedale Mazzini di Teramo. Medici, infermieri e personale sanitario hanno preso parte alla giornata denominata V-Day in cui, in tutta Europa, per la prima volte sono stati somministrati i vaccini anti-Covid. Le Asl della Regione Abruzzo hanno reclutato il personale che, volontariamente, si sottoporrà al vaccino in questa prima fase. Diversi gli operatori della sanità del Vastese che hanno ricevuto per primi il vaccino.
[ads_dx]“È stata una giornata emozionante”, dice a Zonalocale la dottoressa Michelina Tascione, responsabile del distretto sanitario di base di Vasto. “Oggi vivo un sentimento di senso compiuto ad una vita di studio e professione. Ho assoluta fiducia nel vaccino e in questa nuova modalità di vaccinazione”. La dottoressa Tascione, nel suo lungo percorso professionale, è stata per molti anni ufficiale sanitario per le vaccinazioni. “Come medico mi sento di dire che non si può non pensare che questo sia l’unico modo per sconfiggere il virus”. Per lei questa giornata ha rappresentato un momento importante. “Ho scelto di studiare medicina perché volevo conoscere nel dettaglio ogni possibilità di dare un piccolo contributo al benessere dell’individuo oltre che curarne la salute. Mi sento onorata di aver preso parte a questo avvio di campagna vaccinale”. Nel distretto di via Michetti lavora anche l’infermiere Antonio Del Giango. “È andato tutto molto bene – racconta l’infermiere di Monteodorisio -. Abbiamo ricevuto il primo certificato e tra 21 giorni riceveremo la seconda dose. Vaccinarsi è un atto d’amore verso gli altri. Io ho aderito subito e oggi mi sento di rivolgere l’invito a tutti a vaccinarsi quando potranno”.
Nel pomeriggio è stata la volta di medici e infermieri del San Pio, il primario di Neurologia Pasqualino Litterio, i medici dell’Anestesia e Rianimazione Paola Acquarola e Antonino D’Ercole, l’infermiere della Rianimazione Giuseppe Colantonio e gli infermieri di Malattie Infettive Maurizio Marra e Antonella Di Stefano. “Dopo aver dato l’adesione sul portale della Regione – spiega la dottoressa Paola Acquarola – il 24 dicembre è stato diramato l’elenco di chi sarebbe stato vaccinato oggi. Qui a Teramo abbiamo trovato un’ottima organizzazione, con l’accoglienza nel tendone della Protezione Civile, il percorso dedicato e la sala di osservazione post-iniezione. Tutto si è svolto per il meglio, nessuno di noi ha avuto problemi, ora attendiamo i prossimi giorni. Il nostro dire subito sì è per lanciare un messaggio a chi è scettico. Bisogna essere convinti – sottolinea la responsabile della Terapia Intensiva – che solo l’unione fa la forza. Più facciamo il vaccino e più avremo benefici. C’è anche un pizzico di orgoglio nell’essere tra le 9570 persone che oggi sono state vaccinate in questa giornata in Italia assieme a quelle di tutta Europa. Da noi operatori deve arrivare un messaggio a non avere paura e ad avere speranza”.
Maurizio Marra, di Furci, e Antonella Di Stefano, di Cupello, lavorano in uno dei reparti in prima linea nella pandemia. “Il vaccino è l’unica arma per sconfiggere il virus – dice Marra -. Nel nostro reparto abbiamo combattuto la prima ondata, stiamo combattendo la seconda. Siamo sempre sotto pressione e, pur con tutte le precauzioni e le protezioni, a rischio. Condivido il messaggio a vaccinarsi”. Nel reparto del San Pio “vediamo gente che sta male – aggiunge Antonella Di Stefano -, si sta abbassando l’età delle persone che si ammalano, tanti sono giovani. Forse dall’esterno non si ha la percezione reale della situazione ma in ospedale si vedono le persone che stanno male. Ecco perché ho scelto di aderire subito”.
Il dottor Pasqualino Litterio ad aprile era partito con il contingente della protezione civile per dare una mano ai colleghi di Torino, oggi è tra i primi vaccinati della Regione. “Ho trovato un’organizzazione davvero impeccabile – racconta il primario vastese – in tutti i passaggi da svolgere. Di questo sono contento, mi fa dire che, quando vogliamo, noi abruzzesi sappiamo fare le cose per bene. Oggi l’Abruzzo ha dimostrato di essere capace di fare le cose e questo mi fa sentire orgoglioso di essere abruzzese”. Litterio riassume la scelta di vaccinarsi nelle parole chiave “consapevolezza e rispetto. Tutti coloro che hanno a che fare con gli ammalati – siano medici, infermieri, oss, operatori della sanità – devono essere d’esempio. Ma noi non stiamo facendo nulla di speciale, è questa pandemia ad essere speciale” amplificando così ogni cosa. Il primario di Rianimazione ha già “dato la disponibilità come vaccinatore quando sarà estesa la campagna”. E c’è anche un pensiero per il “suo” ospedale. “Ricordiamoci che al San Pio stiamo lavorando da mesi senza la disponibilità di due reparti dopo il crollo dei solai. Gli operatori sanitari di Vasto stanno svolgendo un lavoro egregio, riuscendo a compensare con la loro professionalità alle difficoltà. Sono le persone che fanno l’ospedale, non le mura”. E poi un messaggio rivolto a tutti i cittadini perché superino le diffidenze. “Credo sia normale avere dei timori o un po’ di paura. Ma è dell’infezione che bisogna aver paura, non della vaccinazione”.