Quello del 2020 sarà un periodo natalizio “insolito”. L'”anno del Covid” non risparmia nemmeno questi giorni di festa che, senza riunioni di famiglia e uscite con gli amici, rischiano di avere un sapore “dolceamaro”. Come fare allora a ritrovare la magica atmosfera del Natale, senza uscire di casa e soprattutto in un periodo così particolare come quello che stiamo attraversando?
Presepi, eventi e concerti di Natale, ad esempio, sono approdati online, permettendo di rievocare a distanza sensazioni, luoghi e immagini della tradizione. È possibile, però, ritrovare lo spirito del Natale anche tra le pagine di un libro. Ecco a voi, alcuni consigli di lettura perfetti per l’occasione.
CANTO DI NATALE – Una favola dal sapore gotico, per rievocare il vero Spirito del Natale. Scritto da Charles Dickens nel 1843, “A Christmas Carol”, è probabilmente il racconto di Natale per antonomasia. La storia dell’avaro Ebenezer Scrooge e della visita dei tre Spiriti, che conta innumerevoli riscritture, versioni cinematografiche e animate (chi non ricorda, ad esempio, la versione Disney del 1983, Il Canto di Natale di Topolino?), ha incantato (o terrorizzato) grandi e piccini. “Ebenezer Scrooge, arido e spilorcio finanziere londinese, odia il Natale. Lo considera – anzi – tempo perso, e un ostacolo al proprio arricchimento. Ma la notte della Vigilia, dopo una giornata passata alla scrivania senza nulla concedere all’atmosfera festosa che lo circonda, riceve la visita di tre spiriti: quello del Natale passato, quello del Natale presente e quello del Natale futuro. Nel corso di un fantastico viaggio che farà rivivere a Scrooge tutte le tappe della propria vita e intravedere un ben misero futuro, gli spiriti riusciranno ad aprire i suoi occhi, e il suo cuore, a sentimenti di generosità e amore. Il Canto di Natale non è però solo una favola a lieto fine. È anche uno degli esempi meglio riusciti di critica sociale di Dickens, oltre che una delle più famose e commoventi storie sul Natale”.
PICCOLE DONNE – Sorellanza, amore e crescita, per un Natale in famiglia. Chi non ha mai sentito parlare di Meg, Jo, Beth e Amy, le Piccole Donne nate dalla penna di Louisa May Alcott nel 1868? “Sullo sfondo dell’America lacerata dalla guerra di Secessione si snodano le storie delle protagoniste, tutte femminili, di questo romanzo divenuto da subito un classico amatissimo dal pubblico dei giovani lettori (e non solo). Le ‘piccole donne’ del titolo sono le sorelle March: la giudiziosa Meg, l’impertinente Jo, la dolce Beth, la vanitosa Amy. Basta leggere la prima pagina per immergersi nell’atmosfera casalinga di casa March: il chiacchiericcio fitto delle sorelle, gli echi di un mondo che fuori è pieno di gioia, le evasioni nel sogno. La bellezza di questo romanzo è tutta nel divampante incendio di un mondo che fu, il mondo delle illusioni fanciullesche, un mondo in cui la vita è ancora potenza e scrigno di ogni possibilità”.
LO SCHIACCIANOCI E IL RE DEI TOPI – Una favola di Natale, per viaggiare in un mondo incantato. La vigilia di Natale: è nella più magica delle notti che si snodano le vicende di questa fiaba senza tempo, scritta da E.T.A. Hoffman nel 1816. “La piccola Marie Stahlbaum riceve in dono dal padrino uno splendido schiaccianoci di legno dalle sembianze umane. Ma quello che sembra essere un semplice giocattolo è in realtà un oggetto magico animato di vita propria: un eroe coraggioso che difenderà Marie dal malvagio Re dei topi, con sette teste e sette corone, e la condurrà al cospetto della Principessa Pirlipat, nel Regno delle Bambole, tra pastorelli e soldatini d’argento, cestini di zucchero e canditi”. Ripresa da Alexandre Dumas padre nel 1845, diventata (nel 1891) un celebre balletto di ?ajkovskij, e portata sullo schermo in diversi adattamenti cinematografici (animati e non), la magia della storia dello Schiaccianoci continua ancora oggi a far sognare bambini e adulti di tutto il mondo.
IL NATALE DI POIROT – Per un Natale con delitto. Sotto l’albero, poi, non può mancare una “detective story” e la cena di Natale, si sa, può diventare l’ottimo scenario per un omicidio. Almeno secondo la maestra del giallo Agatha Christie e il “suo” Hercule Poirot, l’investigatore belga dagli inconfondibili baffi impomatati, protagonista di molti dei racconti della scrittrice inglese. “Gorston Hall, Longdale, campagna inglese. Anni ’30, Natale. Le famiglie accantonano i contrasti e si riuniscono per festeggiare, a volte solo con lo scopo di mascherare odi e rivalità feroci. E infatti la riunione familiare voluta dal vecchio e tirannico Simeon Lee, che ha chiamato attorno a sé figli e nipoti, si trasforma in dramma. Il vecchio patriarca viene misteriosamente ucciso in una stanza chiusa dall’interno. L’assassino è un membro della famiglia? Tutti sono sospettabili, tutti hanno un motivo per volere la sua morte”.