Tutta Italia zona rossa nei giorni festivi e prefestivi del periodo natalizio. Zona arancione nei feriali. Il Consiglio dei ministri ha varato la stretta di Natale per evitare un’altra impennata dei contagi da Covid-19. Stavolta non l’ha fatto con un Dpcm, ma appovando un decreto legge che, quindi, passerà al vaglio del Parlamento.
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, difende le misure prese a novembre e dicembre, affermando che le restrizioni differenziate hanno portato l’indice Rt da 1,6 a 0,86 e che per questo, nei prossimi giorni, tutte le regioni italiane rientreranno nei parametri della zona gialla. “La situazione, però, rimane difficile. E rimane difficile in tutta Europa”, precisa il capo del governo spiegando che “tra i nostri esperti c’è forte preoccupazione per gli assembramenti e la diffusa voglia, peraltro comprensibile, di socialità”. Di conseguenza, “la decisione sofferta di rafforzare le misure”.
Zona rossa nei festivi e prefestivi– “Si esce di casa solo per ragioni di lavoro, necessità, salute”, chiarisce subito Conte. Inoltre, il decreto consente lo spostamento verso le abitazioni private “una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le 22 verso una sola abitazione ubicata nella medesima regione e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi“.
Chiusi negozi, centri estetici, bar, ristoranti, tranne asporto fino alle 22 e consegna a domicilio. Aperti supermercati, edicole, tabaccherie, farmacie, parafarmacie, lavanderie e barbieri. Edifici religiosi aperti fino alle 22.
Zona arancione – Nei giorni 28, 29 e 30 dicembre e 4 gennaio scatterà la zona arancione, in cui sarà consentito spostarsi all’interno del proprio comune. Ammessi gli spostamenti dai comuni fino a 5mila abitanti nel raggio di 30 chilometri. Negozi aperti fino alle 21.
Ristori – Inserite nel decreto “immediate misure di ristoro”, annuncia Conte. “Ristoranti e bar riceveranno il 100% di quanto ricevuto col Decreto rilancio”. La cifra complessiva ammonta a 640 milioni di euro.