Si è svolto online l’appuntamento natalizio della Pilkington di San Salvo con la consegna delle borse di studio ai figli dei dipendenti che hanno concluso una tappa del percorso di studi con il massimo dei voti. “Il Covid non ha fermato l’abnegazione scolastica e i risultati che sono doppi, ben 36, rispetto alle passate edizioni”, ha detto Roberto Minenna, responsabile delle Risorse Umane, nell’introduzione dell’evento. Nella sala riunioni dello stabilimento sansalvese erano presenti Milena Stanisci, del board Nsg, Luigi Stigliano, responsabile Engineering, Teresa Mancini e Patrizia Mascetra e Severino Baldovin, responsabile plant San Salvo, collegati con i rappresentanti istituzionali del territorio, i dirigenti scolastici e, soprattutto, i giovani che hanno ricevuto la borsa di studio da mille euro.
“Abbiamo pensato a lungo se rinviare questa manifestazione – ha detto nel suo intervento Graziano Marcovecchio, presidente di Pilkington Italia -. Nel nostro incontro avremmo premiato 250 dipendenti per i 20 e 30 anni di fedeltà al lavoro, avremmo avuto i nostri bambini che hanno contribuito con i loro disegni e messaggi di speranza al nostro calendario. Ma questo è un progetto che vuole premiare il merito e non potevamo rinunciarci. Nel 2012 siamo partiti con 5 borse di studio e siamo arrivati a 36”. Marcovecchio ha ricordato la complessità con cui i ragazzi quest’anno hanno portato avanti il loro percorso di studi, riuscendo ad esprimere un alto livello di merito. “Chi è qui fa del lavoro la propria vita e cerca di difendere il lavoro nonostante la situazione che stiamo vivendo – ha detto Marcovecchio facendo riferimento a quanto accade nel mondo produttivo -. Stiamo vivendo tre pandemie: una sanitaria, una di tipo economico ma io ne aggiungo anche una culturale. Non poter stare a scuola, non poter fare corsi universitari in presenza è una pandemia di cui pagheremo conto. E dobbiamo provare a contrastare e trovare soluzioni.
[ads_dx]Abbiamo tagliato tante spese ma questa abbiamo voluto mantenerla – ha ricordato il manager -. Vuole essere un messaggio di speranza e uno sprono ad essere i protagonisti, diffondendo nel mondo che andrete ad incontrare una forza particolare. Mio padre mi ripeteva che se i giovani non si riscaldano – nel senso di vivere emozioni, mettere passione – tutto il mondo è costretto a battere i denti dal freddo. Siate voi ad accendere questo fuoco che vi accompagni anche nel prossimo anno. Che sia un 2021 positivo in tutto gli aspetti, negativo solo nel test del Covid. Siate i protagonisti del vostro domani che per alcuni inizia nel mondo del lavoro, per altri prosegue nello studio”.
Poi, dopo gli interventi dei rappresentanti istituzionali e dei dirigenti scolastici degli istituti del territorio, sono stati virtualmente premiati i 36 giovani talenti:
Diploma 100 e lode
Martha Menna, Camilla Testa
Diploma 100/100
Arianna Mascetra, Salvatore Cristallo, Sara Della Gatta, Ilaria Di Risio, Rebecca Fitti, Sara De Santis, Antonio Marcovecchio, Chiara Vinciguerra.
Laurea triennale:
Stefano Florio, Serena Malatesta, Vittoria Antenucci, Emanuele D’Alò, Ilaria Caccese, Francesco Carlucci, Ana Maria Brinzanu, Sara Ronzitti.
Laurea magistrale:
Lorenzo Stanisci, Claudia D’Ascenzo, Arianna Dragonetti, Sara Tartaglia, Rossana Di Tullio, Martin D’Ippolito, Giorgio Tenisci, Anna Corsi, Bruno Renzi, Paola Pachioli, Alessia Pepe, Ludovica Naccarella, Jessica Samadi, Aurelia Bruno, Vittoria Varalli, Sara Sciartilli, Valeria Naglieri, Martina Secli (Settimo Torinese).
I giovani studenti che hanno conseguito il diploma la scorsa estate hanno anche raccontato come hanno vissuto le fasi che li hanno portati, in didattica a distanza, alla maturità e come si sta svolgendo questa prima, “strana”, fase del loro percorso universitario. Spazio poi anche ai giovani neo-laureati che hanno raccontato come, d’improvviso, si sono confrontati con le difficoltà imposte dalle norme anti-Covid nel portare a conclusione il loro percorso formativo. A loro è stata data anche voci sulle prospettive lavorative, sui loro sogni e desideri per il loro percorso professionale.
“Nei dibattiti che si ascoltano non c’è mai il lavoro in testa – ha sottolineato Marcovecchio nel suo intervento di chiusura -. Parliamo di tutto tranne che del lavoro. Abbiamo l’obbligo morale di dare ai ragazzi la possibilità di lavorare, come territorio dobbiamo portare avanti queste istanze. Dobbiamo insistere nel puntare sul lavoro per i giovani”.
“È stata una cerimonia diversa dagli altri anni ma non priva di emozioni – ha concluso Milena Stanisci -. Per un adulto è un privilegio, un onore, avere a che fare con i giovani. Ancora più emozionante vedere dei ragazzi che si distinguono in tutti i campi. Ci sono dei quadretti familiari meravigliosi, ed è innegabile che questo è un momento speciale. Vi ringrazio per questa serata diversa e bellissima. VI auguro di realizzare tutto ciò che realizzate e sono certa che questo accadrà, perché avete dimostrato che siete capaci di sacrificarvi per i vostri sogni”.