Ventitré giorni. Li ha dovuti attendere una ventinovenne di Vasto, positiva al Covid-19, per vedersi ritirare l’immondizia.
La ragazza abita in nel quartiere di via San Michele, nella parte alta della città.
“Sono risultata positiva al Covid-19 più di tre settimane fa”, racconta a Zonalocale. Per fortuna, non ha contratto una forma grave della malattia, ma racconta di aver avuto alcuni dei sintomi tipici del coronavirus, che le ha lasciato molta debolezza. Ora sta bene.
“Quando sono stata contattata dalla Asl per la prima volta, erano già trascorsi dieci giorni”. Lo stesso giorno “mi hanno portato le scatole di cartone in cui buttare i rifiuti”. Infatti, per evitare contagi, la giovane non ha potuto usare i contenitori della differenziata. Le è stato depositato davanti casa uno scatolone di cartone, su cui è scritto: “Contenitore monouso per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo. Destinato all’inceneritore”.
“Ho dovuto tenermelo sul balcone per tre settimane”, spiega la ventinovenne. “Un periodo in cui ho preso contatti con la Pulchra, da cui mi è stato detto che il servizio compete a un’impresa di Pescara, e anche col Comune e con lo stesso sindaco Menna”. Sono trascorsi altri due giorni (23 in tutto), prima di poter conferire, finalmente, lo scatolone del pattume.