“Posto che il 27 novembre la cabina di regia ha accertato per la prima volta la riduzione dello scenario epidemico condizione poi confermata dal monitoraggio del 4 dicembre, il periodo di 14 giorni era destinato a perfezionarsi non prima dell’11 dicembre”. Lo afferma il governo nel ricorso urgente presentato al Tar dell’Aquila contro l’ordinanza del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che ha disposto il passaggio del territorio regionale da zona rossa a zona gialla, con conseguente allentamento delle restrizioni per il contenimento del contagio da Covid-19.
Tramite l’Avvocatura distrettuale dello Stato, il governo Conte chiede al presidente del Tribunale amministrativo regionale di emettere un provvedimento urgente “inaudita altera parte”, senza ascoltare le motivazioni della Regione Abruzzo, quindi prima dell’udienza cautelare in cui si dovrebbe decidere sulla richiesta di sospensiva.
“Le misure ampliative – afferma il governo – introdotte dalla Regione Abruzzo anticipando gli effetti o gli eventuali e, al momento non ancora adottati, provvedimenti di riclassificazione della Regione da zona rossa a zona arancione rischiano nell’attuale, delicato, contesto di portare ad un’improvvisa impennata della curva dei contagi e gravissime e incalcolabili conseguenze nella salute delle persone e per la tenuta dei sistemi sanitari regionali”.
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