Sala vuota e luci spente, sul palco Maria Grazia Solano che, vestendo i panni di un’addetta ai lavori del teatro, intona l’Inno di Mameli. Si apre così “A riveder le stelle”, serata di musica e danza in diretta Rai che sostituirà la prima nazionale del Teatro alla Scala di Milano [LEGGI].
Evento che, tra gli altri, vede la partecipazione dell’attrice vastese Maria Chiara Centorami che, insieme ad Alessandro Lussiana e Marouane Zotti, introduce la prima esibizione della serata. Ai tre attori è affidato un pensiero su società, singolarità, ideali umani e unione, perfettamente riassunto dalle parole del compianto Ezio Bosso: “Non si suona meglio per distruggere il nostro vicino, si suona meglio perché lui suoni meglio. Si è orgogliosi di chi suona meglio”.
Da Verdi a Donizetti passando per Bizet e ?ajkovskij, gli interpreti della musica lirica internazionale e le coreografie di grandi nomi della danza portano in scena i momenti più significativi delle arie di alcune opere. Ad introdurre le esibizioni, letture di grandi autori e interpretazioni dedicate a tematiche di attualità, affidate alla voce di nomi del teatro e del cinema italiano.
A Maria Chiara Centorami, affiancata anche in questa occasione da Lussiana e Zotti, il compito di dar vita alle parole della “Lettera alla danza” di Rudolf Nureyev, inno alla libertà, alla danza e alla vita.
“Se rincorriamo solo la meta e non comprendiamo il pieno ed unico piacere di muoverci, non comprendiamo la piena essenza della vita, dove il significato è nel suo divenire e non nell’apparire”.