21.40 – “Se domani l’Abruzzo sarà zona arancione, riceverà una diffida dal governo”. Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali e per le autonomie, Francesco Boccia, intervenendo a Non è la D’Urso, su Canale 5. “Marsilio è in stretto contatto con il ministero della Salute. C’è la disponibilità del governo ad anticipare la fine della zona rossa rispetto alle tre settimane obbligatorie; quindi, se l’Abruzzo tornasse in arancione da mercoledì, avrà l’intesa con il governo, se invece il ritorno alla zona arancione dovesse avvenire domani, sarà diffidato”.
“Non ci possiamo permettere di rischiare, per gli abruzzesi e per tutti gli italiani”, ha aggiunto il titolare del dicastero per le politiche regionali. “Mi rendo che ci sono pressioni dei territori per tornare alla normalità, ma non ci sarà normalità finché ci sarà questo virus”.
Ore 20.45 – “L’ordinanza del presidente Marsilio è in vigore da domani. Il governo può solo, eventualmente, impugnarla”. Lo comunica lo staff del presidente della Regione Abruzzo.
La Confesercenti giudica positivamente il provvedimento: “Il presidente della Regione si assume la responsabilità di anticipare il passaggio dell’Abruzzo alla zona arancione. Una vittoria dovuta anche alla mobilitazione degli esercenti dei giorni scorsi. Riteniamo che i negozi potranno dunque riaprire, mentre bar e ristoranti potranno continuare a poter offrire l’asporto”.
Caos ordinanza – In Abruzzo i negozi riapriranno domani. Mercoledì toccherà alle scuole chiuse 18 giorni fa. Lo stabilisce l’ordinanza firmata dal presidente della Regione, Marco Marsilio.
Il 18 novembre il capo della Giunta regionale aveva istituito la zona rossa prima dell’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza. Oggi fa la stessa cosa, ma in senso opposto: dispone il ritorno in zona arancione senza aspettare il provvedimento ministeriale. Forzando le norme del Dpcm, “il presidente ha ritenuto di doversi assumere la responsabilità di evitare che un’applicazione letterale delle norme vigenti provocasse all’Abruzzo un trattamento sproporzionato e dannoso”, comunica lo staff, aggiungendo che il ministro “è stato informato prima dell’adozione del provvedimento”.
Citando fonti governative, l’Ansa riferisce che la decisione di Marsilio non è avallata dal governo, perché la cabina di regia del ministero della Salute ha individuato in mercoledì 9 dicembre la data di possibile uscita dell’Abruzzo dalla zona rossa.
Cosa cambia – “Già da domani mattina si applica in tutto il territorio regionale la disciplina prevista nelle cosiddette zone arancioni per gli esercizi commerciali”, annuncia il comunicato della Regione. “Il completamento del percorso avverrà mercoledì 9 con la riapertura delle scuole, dopo esattamente 21 giorni di disciplina in zona rossa”.
“Rischio moderato” – “Il monitoraggio del fine settimana ha fornito dati confortanti, dei quali ha preso atto anche il Comitato tecnico scientifico regionale, la cui richiesta del 15 novembre scorso era stata all’origine dell’ordinanza del 16”, si legge nella nota. “In particolare, non si registrava dal 23 ottobre scorso un numero così basso di nuovi positivi. Diminuiscono anche i ricoveri, sia in terapia intensiva che in area medica, mentre da metà novembre a oggi sono aumentati di alcune centinaia i posti letto complessivamente messi a disposizione del Covid. Il tutto in un quadro in cui gli indicatori principali (Rt, tasso di occupazione posti letto in terapia intensiva e area medica, tasso di ospedalizzazione sulla popolazione residente) pongono l’Abruzzo sempre perfettamente allineato alle medie nazionali e con un rischio complessivo classificato come moderato”.