Nuove norme in Abruzzo per tatuaggi e piercing. Il consiglio regionale ha approvato una proposta di legge che “mira a normare un settore carente di disposizioni chiare e complete a livello nazionale”, come è stato spiegato nella conferenza stampa in Regione a cui hanno preso parte i rappresentanti delle associazioni degli operatori, con i presidenti Pino Cipriani (tatuatori) e Paolo Pisciotti (piercers), e i consiglieri regionali Fabrizio Montepara, Manuele Marcovecchio e Vincenzo D’Incecco.
Si stabiliscono “le modalità di svolgimento e l’esercizio dell’attività attraverso la presentazione della SCIA”. Vengono “individuate le competenze della Regione e quelle dei Comuni e le regole per lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche di settore”. Previsto anche “un riconoscimento per gli studi storici, premiando coloro che con coscienza e professionalità svolgono questo lavoro da almeno dieci anni”.
Una tutela, quindi, per i clienti ma soprattutto per gli operatori di settore. “Nel provvedimento è previsto il divieto di eseguire tatuaggi, piercing, dermopigmentazione e trucco ai minori di 18 anni senza il consenso informato e obbligatorio reso personalmente da tutti i soggetti che esercitano la potestà genitoriale. Resta comunque vietato di eseguire dermopigmentazione, trucco e tatuaggi ai minori di 16 anni, e di piercing ai minori di 14 anni, fatto salvo il piercing al lobo dell’orecchio comunque autorizzato tramite consenso informato obbligatorio e reso personalmente dai soggetti che esercitano la potestà genitoriale”.
All’incontro a Pescara ha preso parte anche Diego Vicino, professionsta vastese, fondatore con Paolo Pisciotti e Fabiola Paluzzi dell’Associazione Piercers Abruzzesi. Con lui abbiamo fatto il punto su questo importante risultato raggiungo dalle associazioni degli operatori per il settore.