Non è sempre facile vantarsi del proprio territorio. Questo non solo in riferimento all’Abruzzo in particolare. Potreste chiedere a chi abita a Como e vi direbbe che ha bisogno di camminare per 450 km per raggiungere un posto pacifico.
Per dire: succede anche nelle migliori famiglie. E non è solo una frase di circostanza.
Il nostro è un territorio che, però, dobbiamo riconoscerglielo, è molto particolare, segue delle logiche non sempre limpidissime, ha delle potenzialità invidiabili e non sempre riesce a valorizzarle, anzi. Lo diciamo? Quasi mai.
Viviamo in un territorio che si potrebbe quasi definire adolescenziale. Con delle lacune, mancanza di esperienza, timore per il futuro, instabilità, montagne di progetti interessanti da portare a compimento. Il tutto condito da mamma e papà che forse non comunicano abbastanza, ovvero popolazione e istituzioni.
Adesso arriva la frase ad effetto: questo territorio ha bisogno di crescere.
Culturalmente, economicamente, socialmente. Arriva il giorno in cui l’adolescente di turno si mette davanti allo specchio e inizia a immaginarsi chi vuole essere da grande, che questo giorno sia forse già arrivato?
Intanto, segni di crescita emblematici non solo per noi ma la nazione intera già ci sono, la scorsa settimana Il Sole 24 ore ha stilato la sua annuale classifica di aziende con il maggior tasso di crescita sul suolo nazionale. In totale, l’Abruzzo si è aggiudicato una manciata di posizioni tra le 400 aziende italiane selezionate tra quelle che hanno aderito. Le aziende inserite nella lista sono aziende che hanno avuto una notevole crescita di fatturato e personale organico dal 2016 e rispetto al 2019, potete trovare la classifica completa qui.
Comparire in questa lista merita i giusti riconoscimenti, soprattutto per le aziende come Pasquarelli, Adrilog e Mucci carburanti che sono nate e, in questo caso, cresciute esponenzialmente in un territorio acerbo come il nostro.
Per Pasquarelli un + 27,7% sul fatturato rispetto al 2019, per Adrilog + 54,07% , per Mucci Carburanti + 46,83%.
Sono proprio esempi come questi che dovrebbero stimolare, far scattare l’orgoglio e divulgare l’idea che è possibile cambiare le cose.
L’Abruzzo, d’altronde, merita di essere conosciuto anche per eccellenze che esulano dal culinario e dal folkloristico, no?