La polemica corre sui social. Inizia con un “circola voce” e finisce con una smentita.
Protagonisti l’ex sindaco di San Salvo, Gabriele Marchese, e la sindaca attuale, Tiziana Magnacca.
A innescare il botta e risposta è un post pubblicato da Marchese sul suo profilo social e inviato ai giornalisti via messenger alle 17,45: “A distanza di diciotto anni – scrive – circola voce che l’amministrazione comunale di San Salvo ha deciso di chiudere la Casa famiglia. Questa notizia – aggiunge – era nell’aria da tempo, ora il colpo di grazia è arrivato a causa delle condizioni precarie in cui versa la struttura, dicono addirittura che vi siano problemi di staticità dei locali dovute (dovuti, ndr) a carenze manutentive. Con questa decisione continua la spoliazione dei servizi sociali nella nostra città e potrei fare un lungo elenco”. Poi rivendica che “durante la mia gestione da Sindaco, il Comune non ha mai speso soldi per la sua gestione, si è sempre autofinanziata con le rette pagate dai vari Enti. Infine, con questa decisione vengono meno otto posti di lavoro tra educatori ed inservienti, in gran parte donne”.
In serata, Magnacca risponde commentando duramente: “Il comune non chiude un bel niente” e contrattacca affermando che “si può fare a meno di strumentalizzare le situazioni che non si conoscono. Vi garantisco che nessuno ha chiesto al comune nulla in merito. Segno dell’amore per i servizi sociali e per le persone che vi lavorano…”.
“Tuttavia – scrive la prima cittadina – abituati a incrementare i servizi sociali, si lavora in silenzio per garantire i posti di lavoro e un servizio che, sebbene non sia un servizio sociale del comune, ha visto dedicare in questi anni passione e amore da parte di moltissimi, spesso in contrasto con i tanti che vedevano i ragazzi della casa famiglia soli come un problema”.