Nel consiglio comunale di ieri è stato approvato con 15 voti a favore e 9 contrari (1 assente) il bilancio consolidato del Comune di Vasto riguardante le società partecipate: Sasi, Arap, Civeta, Isi (quest’ultima in liquidazione). Critico su questo punto Edmondo Laudazi (Il nuovo faro): “Nelle partecipate questa amministrazione perde. In questi anni sono stati prodotti costi e somme che i cittadini dovranno pagare. Il problema è che gran parte dei consiglieri di maggioranza non sa neanche cosa fanno le partecipate e i rappresentanti di Vasto in queste società non svolgono il ruolo di controllo che dovrebbero, un esempio è quello della Sasi”.
Società partecipate a parte, durante la discussione è emerso, nuovamente, il disavanzo di 15 milioni e mezzo che il Comune ha e che obbliga l’ente a presentare un piano di rientro. Il sindaco Francesco Menna definisce inevitabile tale disavanzo e spiega: “È frutto della sentenza 4/2020 della Corte costituzionale che ha detto ai Comuni che non possono bilanciare il fondo crediti con il fondo anticipazioni liquidità (Fal) mandando in default gli enti di mezza Italia. Pescara, ad esempio, è andata sotto di 47 milioni di euro. Il nostro piano di rientro prevede di versare un milione all’anno per 15 anni. Per quanto riguarda il bilancio consolidato, abbiamo avuto parere favorevole da tutti i massimi organi di controllo. Quella dell’opposizione è una polemica strumentale”.
È duro il commento delle opposizioni. Altro elemento di spaccatura è quello del debito nei confronti della Pulchra: il punto all’ordine del giorno è stato ritirato dopo le osservazioni delle minoranze. Francesco Prospero e Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia), Guido Giangiacomo (Forza Italia), Alessandro D’Elisa (gruppo misto), Edmondo Laudazi (Il nuovo faro), Alessandra Cappa e Davide D’Alessandro (Lega) accusano: “Dopo essere tornato ridicolmente su i suoi passi in occasione della revoca della revoca dell’ordinanza che disponeva il riutilizzo, in zona vasto marina, dell’acqua corrente per fini alimentari, il sindaco Menna, dopo la segnalazione dei consiglieri di minoranza relativa all’irregolarità della procedura per il riconoscimento del debito fuori bilancio di circa 870 mila euro attivata per la transazione pulchra, ritira il punto all’ordine del giorno per espletare ulteriori approfondimenti. L’ennesimo passo indietro di un’amministrazione comunale insicura e capace solo di accumulare un disavanzo di 15 milioni di euro, per la gestione ordinaria della cosa pubblica, che graverà sulle prossime generazioni. Una cattiva amministrazione che nemmeno il sorriso angelico del sindaco riesce ormai a celare. Vasto ha bisogno di altro, Vasto merita altro”.