Chi l’ha conosciuto, lo chiamava don Nicola. Era una forma di rispetto verso un uomo che, per tutta la sua vita ha coniugato intelligenza e duro lavoro. Nicola Cirulli se n’è andato oggi. Aveva 91 anni. Molto noto non solo nel Vastese, ha dedicato la sua vita alla produzione e all’innovazione nel settore agricolo ed era impegnato anche in quello della ristorazione.
Valorizzazione di terreni abbandonati, restauri, opere irrigue e brevetti tecnologici sono la sua eredità di imprenditore lungimirante e lavoratore infaticabile. “Si riposa di notte qualche ora e ci si diverte al mattino, dalle quattro in poi, lavorando”, ha detto in un’intervista rilasciata a Pino Costa di Italia è magazine.
Originario di Schiavi d’Abruzzo, ha messo a frutto le sue intuizioni a Cupello, in contrada Bufalara, su un terreno di oltre mille ettari, ex feudo dei marchesi d’Avalos: lì c’è l’impero agricolo creato da Nicola Cirulli e gestito insieme ai familiari. Una terra fertile, che produce olio, barbabietole, vino e cereali in vendita sul mercato nazionale e quello estero. Suo il Villaggio Cirulli, struttura per la ristorazione e il divertimento.
Da alcuni giorni era ricoverato all’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto. La sua scomparsa sta creando cordoglio non solo in paese, ma anche tra tutti coloro che hanno conosciuto e apprezzato le qualità umane e imprenditoriali di don Nicola.