Ieri, 25 novembre, l’Omnicomprensivo “G.Spataro” di Gissi ha celebrato la giornata contro ogni forma di violenza e per i diritti dei bambini e adolescenti ed ha affrontato, attraverso attività in presenza e a distanza, la tematica.
Gli alunni della Scuola Secondaria di Primo grado hanno mostrato tutto il loro interesse per questa manifestazione e hanno creato cartelli con slogan, messaggi, disegni, frasi, alcune scritte anche in francese e inglese, mettendo in risalto simboli peculiari dei diritti dei bambini e degli adolescenti come il diritto di avere una casa, il diritto alla vita, al gioco e allo studio e simboli caratterizzanti le donne, scarpette rosse, rossetti, ombretti. I ragazzi sono stati attivamente coinvolti e hanno interiorizzato il messaggio di sensibilizzazione proposto dalla scuola su un problema ancora così attuale, che spessissimo si perpetua nel nostro mondo e nel nostro tempo.
Alle 11:00, attraverso un abbraccio solidale a distanza, gli alunni hanno presentato i loro elaborati e gridato in coro e a pieni polmoni “No alla violenza, sì all’accoglienza!”. Il rosso, colore rappresentativo della manifestazione, ha dominato lo schermo insieme ad articoli della Costituzione e della Carta Internazionale del Fanciullo tradotti in immagini. Ogni uomo ha il diritto di vivere la vita senza paura e dignitosamente e mai più restare nell’indifferenza.
[ads_dx]L’iniziativa ha coinvolto anche l’I.T.E. di Casalbordino; via dalle piazze e, nonostante le attuali restrizioni, l’intera comunità scolastica, in una sorta di mobilitazione online, si è sentita coinvolta nei gesti di consapevolezza rispetto agli eventi proposti. Studenti, docenti e genitori sono stati invitati a sensibilizzare tale campagna e a contrastare, ciascuno con le proprie possibilità, il doloroso fenomeno della violenza di genere. Da parte del compatto team dei docenti si è pensato alla creazione di un muro virtuale, un Padlet su cui lasciare (anche in forma di anonimato) riflessioni, immagini, disegni, canzoni a tema. Di forte impatto emotivo le letture recitate di racconti tratti dal libro “Ferite a morte” di Serena Dandini. A conclusione della giornata, un’intera classe ha partecipato in maniera collaborativa, inclusiva e sentita alla realizzazione di uno spot pubblicitario da condividere sui canali social. Piccole iniziative che, pur non risolvendo il problema, contribuiscono a sensibilizzare non solo gli studenti, ma l’intera comunità educante su un tema così doloroso, ma dannatamente radicato e diffusamente presente.
Gli alunni dell’ITE di Gissi, alla presenza della Dirigente Scolastica Dott.ssa Aida Marrone, sempre attenta e sensibile alle problematiche sociali, si sono ritrovati nell’aula multimediale dell’Istituto per collegarsi online con i compagni che seguono la DAD e si sono stretti “virtualmente” in un abbraccio solidale, gridando all’unisono “No alla violenza, sì all’accoglienza!”. Questo è lo slogan della scuola, un simbolo dell’unione dell’umanità contro ogni tipo di violenza, per costruire delle vere e proprie reti di sostegno a chi subisce atti violenti. A seguire, sono state fatte riflessioni sulla violenza di genere e gli studenti e i docenti hanno interagito e condiviso i lavori realizzati, le opinioni, le esperienze sulla tematica.
Le classi prima, terza e quinta, prendendo spunto da un monologo di Paola Cortellesi, hanno affrontato il tema del maschilismo all’interno della lingua italiana: la violenza e la discriminazione contro la donna sono veicolate, infatti, anche dalle parole di uso quotidiano. Gli studenti hanno inoltre preparato dei cartelloni e l’attività ha coinvolto attivamente anche i ragazzi impegnati nella DID che hanno realizzato disegni, scritto frasi e poesie.
Le classi seconda e quarta si sono espresse attraverso elaborati grafici, video e presentazioni Power Point anche in lingua straniera. Sono emersi pensieri semplici ma significativi, tra questi un pensiero comune: il dolore, la rabbia, lo sgomento, l’impotenza ed il desiderio di avere giustizia, sono le coordinate che permettono al mondo civile di unirsi al fine di contrastare e proteggere le donne e i bambini vittime di violenza.
Insieme lanciamo un grido: liberati dalle catene della violenza e torna a volare come un aquilone nel cielo! Lancia i tuoi nuovi sogni e desideri nello spazio: una nuova vita, un nuovo amore, vero, sincero, in cui profondo è il rispetto. Approda felice sulle spiagge della nuova vita.
La Redazione
Istituto Spataro