Tre stelle (confermate) per il suo Casadonna – Reale a Castel di Sangro e il premio come Chef Mentor. La Guida Michelin 2021, la 66ª edizione italiana, assegna a Niko Romito due riconoscimenti che sanciscono la sua eccellenza in cucina e nelle vesti di formatore nella sua Accademia in cui prepara al meglio le nuove generazioni di chef.
Per questo Michelin lo premia perchè “è un esempio di tenacia ed energia e propone una cucina il cui tratto fondamentale è la purezza dei sapori. I giovani chef che lavorano al suo fianco o che frequentano la sua scuola assimilano la sua filosofia, ne carpiscono l’essenza con l’obiettivo di dare continuità al suo metodo personalizzandolo per diventare grandi chef e in molti casi anche giovani chef imprenditori”.
Ancora una volta lo chef abruzzese, partito da autodidatta nella trattoria di famiglia a Rivisondoli e arrivato in soli sette anni alle tre stelle Michelin, viene riconosciuto come uno dei massimi esponenti della cucina. Che si tratti di ideare ed elaborare un nuovo piatto o di guidare un giovane appassionato di cucina alla scoperta di questo mondo, Romito mette in campo la stessa passione, il suo metodo e la voglia di scoprire sempre cose nuove.
“Ai miei studenti – si legge nell’articolo di Matteo Morichini sul sito della Guida Michelin -dico sempre che il cuoco moderno deve conoscere le usanze del passato e le tecniche classiche oltre ad avere dimestichezza con scienza, chimica, storia e tecnologia. Se non si conoscono i fondamentali della cucina a trecentosessanta gradi non si può diventare grandi chef. Per questo, nella mia Accademia, ripeto sempre agli studenti che bruciare le tappe non ha alcun senso. Bisogna invece intraprendere un percorso che passo dopo passo, ci permetta di acquisire tutte le nozioni. Infine, ritengo che la ristorazione del futuro non potrà prescindere da contenuti di assoluto rilievo che dovranno essere raccontati con sempre più competenza, pensiero, passione e qualità”.