Si sta rinforzando su tutto il territorio nazionale la raccolta di plasma iperimmune per la cura del Covid-19. Si tratta del plasma donato dalle persone che hanno contratto il virus e sono poi completamente guarite. Un metodo di cura di cui ci aveva illustrato le caratteristiche la dottoressa Ornella Iuliani, ematologa del Santo Spirito di Pescara, lo scorso maggio [LEGGI].
Tra i presidi abilitati alla raccolta del plasma iperimmune c’è anche il Centro trasfusionale di Vasto, presso l’ospedale San Pio, oltre ai centri trasfusionali dei capoluoghi di provincia. Un elenco in costante aggiornamento da parte del Centro Nazionale Sangue che, sul suo sito, chiarisce anche una serie di aspetti circa la cura con il plasma iperimmune [LEGGI].
“Si sta facendo un grande lavoro per la gestione della raccolta – spiega il dottor Pasquale Colamartino, direttore del Centro regionale sangue dell’Abruzzo – perchè è fondamentale coinvolgere il maggior numero di persone possibili“.
[ads_dx]Ci sono una serie di caratteristiche per poter aderire alla donazione di plasma iperimmune, illustrate dall’Avis: donatori Avis (18-65 anni) o cittadini (18-60) guariti dal Covid; diagnosi confermata di COVID-19; buone condizioni generali di salute psico-fisica; presenza di due tamponi nasofaringei negativi (se il donatore è un convalescente guarito con un precedente tampone positivo) ad almeno 14 giorni dal secondo tampone nasofaringeo negativo; soggetto senza precedente diagnosi virologica ma con test sierologico positivo per IgG e presenza di un tampone nasofaringeo negativo ad almeno 14 giorni da eventuali precedenti sintomi. Per le donne occorre essere nulligravide (cioè mai state in gravidanza, aspetto valido anche nella normale donazione di plasma). Molto importante, affinchè il plasma donato sia poi efficace nella cura di persone malate, è avere un alto titolo anticorpale, “ovvero un livello elevato di anticorpi speciali utili a debellare il Covid-19”, spiega l’Avis.
Per questo le Asl e le sezioni territoriali dell’Avis sono impegnate in una campagna di informazione sulle donazioni, affinchè le persone che hanno raggiunto la risoluzione clinica delle problematiche causate dal Covid-19, possano aderire alla donazione. Per un primo contatto occorre chiamare il Servizio trasfusionale di Vasto per avere tutte le indicazioni del caso [LEGGI].
La donazione di sangue. Anche in un periodo complicato per il mondo sanitario le donazioni di sangue non si sono fermate. “I donatori hanno compreso sin da subito che i nostri centri sono ben organizzati – spiega il dottor Colamartino – e sono luoghi sicuri dove poter venire a donare il sangue senza nessun timore. Il personale si è dato da fare per organizzare al meglio – alla luce delle nuove disposizioni – le attività e non ci siamo mai fermati”. Anche la sezione di Vasto dell’Avis e le altre sezioni del territorio hanno continuato a dare il loro prezioso contributo.
“Non posso che rivolgere un enorme grazie ai donatori che, con generosità, continuano a dare il loro contributo”, conclude Colamartino.