Da lunedì torneranno in aula a Casalbordino i bambini della scuola dell’infanzia, gli alunni della scuola primaria e quelli della prima media. É questa la decisione presa dal sindaco Filippo Marinucci e dall’assessore all’istruzione Carla Zinni, insieme all’amministrazione comunale, dopo aver esaminato la situazione epidemiologica durante i giorni di chiusura dei plessi scolastici. Lo scorso 9 novembre c’era stata l’ordinanza di chiusura della scuola media [LEGGI], seguita tre giorni dopo dalla sospensione delle attività didattiche in presenza per tutte le scuole [LEGGI]. Poi è intervenuta anche l’ordinanza regionale che, con il passaggio dell’Abruzzo in zona rossa, prevede la didattica a distanza per gli alunni di seconda e terza media, oltre che per i ragazzi delle superiori che ormai da tempo fanno lezione da casa.
“Al momento Casalbordino vive una situazione di stabilità, con circa 30 casi, nessuno riconducibile all’ambiente scolastico”, spiegano dall’amministrazione comunale.
“Siamo dell’idea – commentano il sindaco Filippo Marinucci e l’assessore all’istruzione Carla Zinni – che occorra riaprire la scuola, perché la scuola senza socialità è arida e la Dad è difficile sotto ogni punto di vista. Occorre dare soprattutto ai più piccoli la possibilità di partecipare alle lezioni in presenza, visto anche l’impatto psicologico e comportamentale che il lockdown ha avuto su di loro. Il virus c’è ed è necessario imparare a conviverci, rispettando le regole.
E’ una situazione complicatissima, ne siamo coscienti. Siamo, infatti, in dialogo costante con il dirigente scolastico affinché vengano predisposte tutte le misure per garantire il rispetto delle prescrizioni e contenere il diffondersi del virus. Diversamente, se si riscontreranno delle positività e contagi riconducibili all’ambiente scolastico, si agirà di conseguenza seguendo le direttive ministeriali per il contenimento dell’epidemia. Come amministrazione, inoltre, abbiamo dato ai docenti, al personale Ata e agli operatori dei servizi scolastici la possibilità di sottoporsi gratuitamente a tamponi molecolari cosi da ripartire in sicurezza”.