“A breve saranno disponibili nelle farmacie abruzzesi i test rapidi antigenici” per accertare la positività o negatività al Coronavirus. Ad annunciarlo è il presidente della Regione Marco Marsilio nel corso del punto stampa a L’Aquila. “Abbiamo raggiunto un’intesa tra Regione, Assofarma e Federfarma – spiega Marsilio – e firmerò l’ordinanza che regola le procedure entro il fine settimana, al massimo lunedì prossimo”.
Per poter procedere occorre “mettere insieme i sistemi informatici di Regione, Ministero della Salute e farmacie. I cittadini potranno andare in farmacia per sottoporsi al test antigenico rapido che, con altissima affidabilità, certifica la negatività del soggetto. In caso di positività, poi, si è soggetti alla verifica con il test molecolare. Ma intanto questo ci permetterà di fare uno screening sul territorio per monitorare l’andamento dell’epidemia”.
[ads_dx]I test saranno disponibili “in relazione dall’approvvigionamento che si sta facendo a livello nazionale attraverso il commissario Arcuri. L’Abruzzo ha richiesto un quantitativo importante, poi ci sarà l’approvvigionamento che le farmacie potranno fare in proprio sulla base del protocollo attuato. Non appena disponibili li distribuiremo alle farmacie”.
Marsilio ha poi parlato anche della questione vaccini antinfluenzali, di cui viene lamentata la carenza. “Il problema è vero ma non dipende dalle Regioni. Al di là delle polemiche che qualcuno continua ad esercitare, tutte le Regioni hanno difficoltà di approvvigionamento. Le industrie fanno fatica con la produzione a far fronte alle numerose richieste”. Il presidente ha poi sottolineato che “quest’anno abbiamo acquistato un numero di vaccini più elevato di quello degli scorsi anni.
Vorrei ricordare che, fino all’anno scorso, la campagna vaccinale iniziava a novembre, quest’anno siamo partiti un mese prima. Abbiamo già vaccinato, a oggi, circa tre quarti delle persone complessivamente vaccinate nella passata campagna, circa 183mila cittadini”. Bisognerà quindi attendere i rifornimenti per procedere ad una nuova fase di distribuzione sul territorio a medici di base, pediatri e distretti sanitari.