Si parte da un racconto e poi si passa per Instagram, YouTube e un sito web per poi tornare ad un racconto (però in formato ebook) fino ad arrivare ad un romanzo. Un progetto cross-mediale, Diciannove come il Tram, ideato e realizzato da Nicola Stivaletta, pubblicitario e scrittore vastese, che sorprende ogni giorno con qualche novità e ha già conquistato tanta attenzione.
La partenza. “È nato tutto dopo un corso di scrittura alla scuola Holden di Torino in cui la mia docente mi ha spronato a scrivere un racconto breve”. È nato così Le ragazze della linea 19 che uscirà a dicembre (con tanto di countdown sul sito), racconto autobiografico “in cui, scrivendo una lettera alla mia coinquilina, racconto una storia d’amore vissuta a Roma in un percorso che si snoda tra i vari quartieri di Roma attraversati dal tram 19”. Ecco che il tram che taglia la città, da Centocelle al Lungotevere, è al centro del progetto portando con sé tanti significati. “Sono partito dall’idea che tanti studenti fuorisede hanno vissuto una vicenda simile alla mia fatta di storie d’amore, amicizie, esperienze”. E il tram 19, che attraversa Roma ma, soprattutto, porta alla Sapienza, è un mezzo simbolo della vita universitaria. Dalle parole di Nicola Stivaletta emerge una storia “di un’età spensierata, di grande fermento”. Quell’età in cui, seppur con tante ansie e paure, non si è ancora presi nella morsa della vita lavorativa.
Il progetto. Due anni fa è nato il profilo Instagram, per iniziare a dare più sfaccettature al progetto, con un nome “Diciannove come il tram” che è subito entrato nei cuori delle persone. Con il racconto già pronto “volevo fare un book-trailer per presentarlo ed è sorto il problema di quale musica utilizzare”. Soluzione trovata rapidamente perché Stivaletta è anche autore di molti testi delle Colonne, Matteo e Andrea Colonna. “È stato molto semplice il loro ingresso in scena, anche perché, come tanti altri amici, fanno parte della storia”. La canzone è nata di getto, “mentre Andrea ed io eravamo a Porto a trovare mia sorella in Erasmus. Ed è stata subito perfetta così”. Sul tram sono saliti poi anche Silvio Laccetti e Gianmarco Capri di Montalo. A loro il compito della narrazione per immagini, con un videoclip che ha visto anche la collaborazione di Atac, l’azienda romana di trasporti. L’attesa del racconto è guidata nel viaggio sul profilo Instagram.
“Tutte le citazioni dei post sono estratti del racconto. Quindi, in questi mesi, le persone hanno già iniziato ad interagire con il mio modo di scrittura”. Il racconto sarà scaricabile gratuitamente dal sito in formato ebook. “Non voglio che le persone spendano dei soldi per uno scrittore emergente. Sul web possiamo comprare un ebook di Hemingway a un prezzo irrisorio e non mi sembrava giusto far spendere soldi a delle persone, fosse stata anche una cifra simbolica. Ma oggi voglio che le persone si appassionino al mio modo di scrivere e raccontare”.
L’evoluzione. Il lockdown di marzo ha fatto sentire il suo peso anche sul viaggio del tram 19. “Personalmente sono cambiate molte cose, soprattutto a livello lavorativo. Però ho approfittato dei mesi chiuso in casa per mettere insieme i pezzi di tante cose scritte nel corso del tempo e, alla fine, è venuto fuori un vero e proprio romanzo, che uscirà nel 2021. Non è tanto la mia storia quanto quella di una generazione che ha vissuto insieme a me quel periodo”. Intanto, continuando a percorrere le strade di Roma, il tram sta avanzando attraverso tutte le fermate innescando in tanti sentimenti di immedesimazione e nostalgia. Ed è una storia che si arricchisce anche di ciò che avviene nel presente, con l’oggi visto attraverso i vetri del tram 19. A completare questo progetto cross-mediale, in cui Nicola Stivaletta può contare anche sulla collaborazione di suoi ex compagni di università e colleghi di lavoro, arriveranno anche delle magliette firmate da Roberta Vitelli, autrice anche delle illustrazioni del libro.
L’interesse. Le frecce scagliate da Stivaletta sono già andate a segno. “C’è un crescente interesse attorno al progetto” che si divide tra chi ha vissuto questa fase della sua vita o vi è pienamente dentro. “Per la mia generazione si innesca l’effetto-nostalgia. Questo perché davvero la storia non è la mia ma è di tutti. Abbiamo un pubblico molto affezionato che si riconosce nella storia”. Un risultato ottenuto da un team che, nei ritagli di tempo libero, spesso con intense sessioni notturne, ha messo in piedi un progetto cross-mediale in cui davvero non manca nulla. E così, parlando d’amore e di studenti fuorisede, viene fuori quello che nel payoff del progetto viene descritto come un Sussidiario romantico per chi vive a Roma. “Da un lato questa descrizione può rappresentare l’insieme dei racconti. Ma, cercandone la definizione, mi sono accorto che può essere riferita anche alla fermata di trasporto pubblico. Ed ecco che è diventata la parola perfetta”.
La passione. “Nel video c’è scritto storia scritta e vissuta da Nicola Stivaletta ma è come se ci fossimo tutti”. Anche perché “come tanti ragazzi di Vasto, ci troviamo in queste grandi città, dentro gli uffici, in cerca di salire su questo enorme ascensore sociale che ci porti a fare quella particolare carriera, a essere direttore di quella cosa. Questo, sotto alcuni punti di vista, mi è sempre sembrata un po’ una gabbia”. E invece “questo progetto che abbiamo creato è stato fatto per evadere. Ci sta dando la possibilità per far vedere di che pasta siamo fatti e, in un certo senso, di liberarci. Lo facciamo non perché ce lo chiedono in ufficio ma è una cosa per noi e basta” dove c’è “tanto sacrificio, tante nottate ma fatte con passione”.
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