La Prefettura di Chieti ha avviato la procedura di adozione del Piano di Emergenza Esterno (PEE) dello stabilimento Eco Fox di via Osca a Vasto richiesto dalle leggi sul rischio industriale. La medesima legislatura a riguardo prevede che ci sia, prima della sua adozione, d’intesa con il Comune, “la consultazione della popolazione per mezzo di assemblee pubbliche, sondaggi, questionari o altre modalità idonee, compreso l’utilizzo di mezzi informatici e telematici”.
Sull’argomento, soprattutto sul coinvolgimento della popolazione, interviene l’associazione Porta Nuova Vasto che aveva sollecitato l’adozione di tale piano: “È un provvedimento che attendevamo dal lontano luglio 2004. L’avvio della procedura ci è stata comunicato, con una nota ufficiale datata allo scorso 13 ottobre, la Prefettura stessa, in coincidenza (certo casuale) con una nostra istanza di accesso agli atti.
Attendiamo dunque che venga dato inizio alla parte di evidenza pubblica della procedura. Naturalmente questo presupporrebbe che il Comune, com’è richiesto sin dalla legge 334/1999 (e attualmente dall’art. 23 della 105/2015), metta tempestivamente a disposizione del pubblico, anche in formato elettronico e mediante pubblicazione sul proprio sito web le informazioni sull’impianto che il gestore è tenuto a comunicargli. Tempestivamente: ma né questa amministrazione né le precedenti (nonostante le nostre reiterate richieste) l’hanno fatto mai. E sono ormai più di vent’anni.
È incredibile la sottovalutazione dimostrata da parte della pubblica amministrazione verso una questione così importante per la pubblica sicurezza. Lo ripetiamo: col rischio industriale non si scherza”.
Ecofox: “Stiamo facendo tutto il necessario” – “Stiamo collaborando con la massima tranquillità e un abnegato senso di appartenenza al territorio e daremo alla Prefettura tutto ciò che è necessario”, afferma l’ingegner Claudio Pepe, amministratore delegato di Eco Fox srl. “Si tratta di una procedura che abbiamo già espletato quindici anni fa nello stabilimento di Porto Marghera su scala molto più ampia”.