Resteranno aperte in Abruzzo le scuole dell’infanzia, elementari e le prime medie. Le norme regionali rispecchiano quelle previste per le zone rosse dal Dpcm anti Coronavirus.
Lo aveva annunciato il presidente della Regione, Marco Marsilio, a margine della visita di oggi pomeriggio all’ospedale di Sulmona. L’ordinanza regionale entrerà in vigore mercoledì 18 novembre. È stata firmata in serata dal presidente della Regione.
Non si potrà uscire dalla regione, né dal comune di residenza, salvo motivi di salute, lavoro e necessità.
Negozi chiusi, tranne alimentari, farmacie, edicole, librerie e tabaccherie. Stop anche ai mercati, salvo quelli di generi alimentari.
Nel settore della ristorazione, consentita solo la consegna a domicilio, invece l’asporto sarà consentito solo fino alle 22.
Vietata l’attività sportiva, anche quella svolta nei centri sportivi. Consentita attività fisica individuale nelle vicinanze della propria casa e nel rispetto del distanziamento dalle altre persone.
Il presidente della Regione, all’uscita dell’ospedale di Sulmona, ha spiegato alla stampa le motivazioni del provvedimento che sta per adottare. “Abbiamo fatto tra ieri sera e oggi una lunga serie di doverose consultazioni con tutti assumendo di firmare un’ordinanza che applica alla Regione Abruzzo la disciplina contenuta nell’articolo 3 del Dpcm, quella delle regioni rosse e non di più. Sulla scuola c’è stata una discussione molto ampia, e siamo tutti d’accordo nella giunta e nella maggioranza, ma credo che ci sia condivisione più ampia, di non poter accogliere, neanche volendolo fare, la richiesta che il Cts ci ha fatto a maggioranza di chiudere le scuole di ogni ordine e grado. L’attuale disciplina di legge non consentirebbe alle famiglie di avere gli strumenti per poter affrontare questo problema di avere i bambini dentro casa. Il peso che graverebbe sulle famiglie sarebbe insostenibile”.
Marsilio ha spiegato che “è un atto di responsabilità quello di dichiarare, a partire dalla giornata di mercoledì, daremo martedì come transizione, la disciplina delle zone rosse”.