In costante aumento i contagi al Covid-19 a Scerni: ufficialmente il numero complessivo degli attualmente positivi si attesta a 54. Le quarantene attive sono 46 e coinvolgono 36 famiglie. Per questo motivo, il primo cittadino sta pensando ai test rapidi a tappeto.
Il sindaco Alfonso Ottaviano in una diretta sui canali ufficiali del Comune terminata da poco ha fatto il punto richiamando più volte al senso di responsabilità i propri concittadini: “Quest’aumento esponenziale ci dà grande preoccupazione, superiamo i 50 casi. La maggior parte dei dati fa riferimento a famiglie già coinvolte e a persone in quarantena. Chiedo a tutti massima collaborazione, massima lucidità, non occorrono polemiche e non serve puntare il dito contro qualcuno”.
[ant_dx]Come detto, la maggior parte dei contagi è avvenuto in ambito famigliare e tra diversi nuclei che si sono frequentati: “Evitiamo contatti tra familiari non conviventi – ha detto a tal proposito il sindaco – Bisogna ridurre al minimo anche i contatti all’interno delle abitazioni anche tra conviventi lì dove c’è un caso sospetto, capisco che non tutti hanno la possibilità di attuare l’isolamento ma è abbiamo visto come il contagio si sia allargato a tutta la famiglia partendo da un solo positivo”.
Attualmente non mancano cittadini alle prese con gravi sintomi: “Abbiamo persone in isolamento domiciliare con qualche sintomo, asintomatici, positivi a casa trattati con l’ossigeno e persone in ospedale con polmonite. Per uscire da questo giro occorrono settimane se non mesi. Dal primo test positivo si raggiunge la negatività dopo 3-4 settimane (la stima di Ottaviano tiene conto anche delle tempistiche necessarie per avere i risultati, ndr); se ci sono ritardi, si superano anche questi tempi”.
“Il rischio che corriamo, come tutti avete potuto apprendere dai notiziari, è di fare pressione sul sistema sanitario limitando la possibilità di ricovero per le persone che ne hanno bisogno anche per altre patologie. La nostra sottovalutazione può diventare un problema serio per un nostro amico. Su questo abbiamo riscontri: fino a qualche giorno fa abbiamo parlato con nostri concittadini in ospedale”.
“Un’altra raccomandazione che faccio è di comunicare i contatti stretti alla Asl quando ci chiamerà. C’è stata probabilmente leggerezza anche in questo. Osservare la quarantena può essere un limite per molti, ma può evitare altri problemi”.
Poi Ottaviano si concentra su chi ha violato la quarantena pur essendo positivo e sui tentativi di aggirare le limitazioni del momento: “Abbiamo avuto riscontro di persone in quarantena e positive che sono uscite dalle proprie abitazioni. Oltre a rischio di denuncia, rappresentano un’insicurezza per tutta la collettività. Mi appello nuovamente al senso di responsabilità. Sembra che a ogni nuova regola parta una sfida per aggirarla: chiudono i ristoranti a cena, e facciamo le cene a casa. Chiudono i ristoranti a pranzo e facciamo i pranzi a casa. Dopo le 22 c’è un via vai di auto e non parlo di gente che deve recarsi a lavoro. È superficiale affermare che tutti prima o poi ci possiamo contagiare. Sicuramente non può avvenire che per superficialità. Non chiedo uno sforzo per mesi e mesi, ma la mancata osservanza porterà ad altre restrizioni non imposte dal sindaco”.
Nei giorni scorsi il sindaco ha emesso un’ordinanza con ulteriori limitazioni, su questo punto ha affermato: “Apporremo divieti in aree dove si registrano ancora assembramenti, ma non vieteremo altro: barricarsi in casa penso sia necessario solo se la pandemia diventerà incontrollabile”.
Infine il punto sui test rapidi: “Valuteremo la ripartenza della didattica in presenza. Dobbiamo ancora fare alcune verifiche con il bilancio, ma penso che daremo la possibilità a tutti i ragazzi che rientrano a scuola, dall’asilo alle medie, di fare il test rapido, sarà facoltativo. Ci organizzeremo inoltre anche per dare la possibilità di questi test rapidi a un costo accessibile a tutti i cittadini con un sistema di prenotazione per evitare il caos. Per concludere, possiamo fare le cose in sicurezza, evitiamo quelle futili e non in sicurezza. È l’unica strada per uscire fuori da questo gravissimo problema. Auguro una pronta guarigione a chi è contagiato, soprattutto a chi è in ospedale”.