41 sindaci della Val di Sangro, dell’Aventino e della Frentania hanno scritto una lettera al presidente della Regione, Marco Marsilio e al ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ribadendo le caratteristiche dei terreni nel Comune di Fossacesia che si presterebbero a ospitare un insediamento Amazon.
Su tali terreni un gruppo di professionisti riconducibile al colosso dell’e-commerce ha manifestato l’interesse relazionandosi con il Comune e opzionando 22 ettari da privati [LEGGI]. Si tratta di una realtà differente da quella che a San Salvo, la Engineering 2K, ha perfezionato l’acquisto dell’ormai ex autoporto e punta a partire con i lavori a inizio 2021.
L’auspicio dei 41 sindaci è, quindi, attrarre un altro insediamento simile in Val di Sangro, differente da quello sansalvese: “Il nostro è un territorio industriale tra i più importanti del centro Sud d’Italia, un’area [ant_dx]che ha tutte le caratteristiche, i servizi e le infrastrutture moderne e innovative per ospitare il polo centrale della logistica mondiale, ossia Amazon. Una zona che negli anni ha visto investimenti pubblici e privati per nuovi insediamenti, che hanno favorito il potenziamento dei collegamenti stradali, ferroviari e per i trasporti marittimi attraverso il porto di Ortona”.
La lettera è stata sottoscritta, insieme al sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, da Mario Pupillo, Lanciano; Giulio Borrelli, Atessa; Mario Troilo, Archi; Raffaele Nasuti, Bomba; Armando Di Luca, Borrello; Gabriele D’Angelo, Castel Frentano; Loredana Peschi, Civitaluparella; Danilo D’Orazio, Civitella Messer Raimondo; Graziano Di Berardino, Colledimacine; Christian Simonetti, Colledimezzo; Alfredo Pierpaolo Salerno, Fallo; Nicola Labbrozzi, Frisa; Carlo De Vitis, Fara San Martino; Maurizio Bucci, Gamberale; Mario Zulli, Gessopalena; Andrea Di Fabrizio, Lama dei Peligni; Nicola Di Fabrizio, Montebello sul Sangro; Patrizia D’Ottavio, Monteferrante; Arturo Scopino, Montelapiano; Angelo Piccoli, Monteneredomo; Tommaso Schips, Mozzagrogna; Leo Castiglione, Ortona; Ernesto Graziani, Paglieta; Claudio D’Emilio, Palena; Consuelo Di Martino, Palombaro; Domenico D’Angelo, Pennadomo; Ciro Carpineta, Pietraferrazzana; Palmerino Fagnilli, Pizzoferrato; Silvio Di Pietro, Quadri; Gianni Di Rito, Rocca San Giovanni; Domenico Giangiordano,Roccascalegna; Sabatino Ramondelli, Roio del Sangro; Raffaele Verratti, Sant’Eusanio del Sangro; Maria Giulia Di Nunzio, Santa Maria Imbaro; Nino Di Fonso, Torino di Sangro; Nicola Iannone, Tornareccio; Carmine Ficca, Torricella Peligna; Massimiliano Berghella, Treglio; Giuseppe Finamore, Villa Santa Maria; Angelo Caruso, Castel di Sangro; Leo Castiglione, Ortona.
“Si è ritrovata grande unità e spirito di collaborazione per dare una risposta all’incessante domanda di lavoro che giunge dai loro territori, dall’Ortonese e dall’area metropolitana Chieti-Pescara, nonché dal Vastese – sottolinea Di Giuseppantonio – Se c’è stata larga adesione la si deve anche all’azione amministrativa dimostrata dal Comune di Fossacesia: l’approvazione da parte del consiglio comunale nella seduta del 19 ottobre scorso della delibera che dava l’avvio all’iter per la progettazione e successiva adozione e approvazione della Variante Puntuale al Piano Regolatore dell’area, che si trova all’uscita del casello Val di Sangro dell’autostrada A14. Su questi aspetti tutti insieme facciamo leva perché l’azienda americana e altre società ponderino la loro scelta”.
AUTOPORTO, LAVORI A INIZIO ANNO – A San Salvo in questi giorni la Engineering 2K presenterà il progetto allo Sportello Unico per le Attività Produttive, come confermato dal sindaco Tiziana Magnacca. L’obiettivo è ottenere le autorizzazioni necessarie per partire con i lavori all’inizio del nuovo anno (Covid-19 permettendo) e terminarli entro l’estate del 2022. Le strutture esistenti saranno abbattute: il magazzino destinato alle merci, l’officina meccanica e il bar-ristorante sono destinati alla demolizione. Non solo non rispondono alle esigenze della società, ma nel corso degli anni hanno conosciuto degrado e danneggiamenti.
La società ha acquistato l’autoporto dall’Arap per 3,7 milioni di euro, nel pacchetto non rientrano le rampe d’accesso dalla Statale 650 “Trignina” che resteranno di proprietà dell’agenzia regionale. Anche queste dovranno subire alcuni interventi, il logorio del tempo ha provocato avvallamenti e cedimenti (probabile che tali interventi rientrerino nell’investimento da circa 250 milioni di euro).
L’iniziativa economica prevede servizi di distribuzione delle merci, ricovero automezzi pesanti, magazzinaggio, supporto ai trasporti e simili (complesso logistico, deposito ad uso logistico, logistica per e-commerce, deposito-stoccaggio, supporto alla distribuzione delle merci, carico-scarico, ricevimento, movimentazione, confezionamento e spedizione di merce e prodotti, e simili) e relative attività accessorie.
Sindaci del Vastese e cittadini guardano con speranza a tale insediamento anche in considerazione delle difficoltà che sta vivendo l’automotive, uno dei settori di occupazione pricipale nel territorio. Il polo servirà tutto il centro-sud, i numeri sono importanti: nella proposta presentata, nero su bianco, c’è un impatto occupazionale di 2.500 unità all’inizio e 3.150 una volta a regime. “Anche se il numero degli occupati fosse la metà – ha commentato Magnacca – sarebbe una manna dal cielo. Un investimento così non è solo proprietà di San Salvo, ma di tutto il territorio”.