Con l’Ecmo, macchinario tecnologico per l’ossigenazione del sangue, si completa il percorso di donazioni nell’ambito del progetto “Un dono che vale un respiro“, slogan coniato dai bambini di Carunchio e che è stato adottato con emozione dal gruppo promotore.
Un’azione di comunità, partita dall’iniziativa della Pilkington di San Salvo e che, dallo scorso mese di marzo, ha permesso di raccogliere oltre 210mila euro. Lunedì sera, nella diretta streaming su Zonalocale presentata dal giornalista Giuseppe Ritucci, c’è stata l’ultima tappa del percorso che ha visto arrivare al San Pio nuove strumentazioni tecnologiche a servizio della Rianimazione. Con le donazioni di aziende, istituzioni, associazioni e semplici cittadini, è stato possibile acquistare un ecografo top di gamma di GE, un respiratore, un videolaringoscopio per intubazioni difficili corredato di lama pediatrica, un sistema di acquaferesi e un sistema Ecmo.
Graziano Marcovecchio, presidente di Pilkington Italia, ha ripercorso la fasi di questa iniziativa che, partita dopo il lockdown con la generosità dei dipendenti dell’azienda sansalvese, ha trovato ben presto tante adesioni con la presa di coscienza di quanto l’ospedale sia un punto di riferimento per la comunità territoriale a cui dedicare attenzione e sostegno. Con la raccolta che vedeva crescere la sua cifra la Pilkington ha messo a disposizione la sua struttura acquisti, guidata da Massimo Di Ienno, per reperire sul mercato i macchinari ad alta tecnologia ora divenuti patrimonio del San Pio.
[ads_dx]Nel corso dell’incontro, a cui hanno partecipato in videoconferenza molti dei donatori, la dottoressa Paola Acquarola, responsabile della Rianimazione dell’ospedale di Vasto, ha illustrato il funzionamento delle nuove strumentazioni. L’Ecmo – apparecchio che è costato 100mila euro – è stato ricevuto dalla dottoressa Elena Tarascio, giovane anestesista arrivata negli ultimi mesi a rinforzare un reparto che per troppo tempo è stato in sofferenza. Dell’importanza dei giovani professionisti ha parlato anche il dottor Filippo Marinucci, responsabile dell’unità di terapia intensiva. La dottoressa Maria Amato, primario di Radiologia, ha poi evidenziato lo stretto rapporto tra sanità e comunità, soprattutto in un momento di particolare difficoltà come quello che stiamo attraversando. E il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael, dopo aver firmato con Marcovecchio i documenti che sanciscono ufficialmente il passaggio dal gruppo di donatori all’ospedale delle strumentazioni, ha espresso la gratitudine per questo movimento di solidarietà a favore della sanità pubblica.
Nel video la diretta dell’incontro che ha concluso il progetto “Un dono che vale un respiro”.