Saranno 16 i posti letto dell’albergo sanitario di Gissi, come annunciato dalla Asl Lanciano Vasto Chieti dopo la riunione del comitato di crisi di ieri [LEGGI]. Nella struttura, il Pta, si attende solo l’arrivo dei nuovi arredi previsto per la prossima settimana.
L’azienda sanitaria ha quindi tirato dritto dopo le proteste di una decina di sindaci sulla scelta di localizzare lì il servizio. Capeggiati dal primo cittadino gissano, Agostino Chieffo, questi chiedevano di realizzare lo stesso servizio in una delle altre strutture di proprietà della Asl sempre a Gissi: l’ex scuola infermieri mai entrata in funzione o l’ex distretto sanitario, entrambe con utenze attive e a pochissima distanza dal Pta [LEGGI]. Tra le principali perplessità degli amministratori c’è l’ingresso unico comune agli altri reparti della struttura (R.A.D.A. e Ospedale di comunità).
La pressione sugli ospedali “è tale che, per fronteggiarla, ciascuno dovrà fare la propria parte. Al momento, sono quasi cento le persone ricoverate tra Chieti e Vasto. Per qusto è necessario organizzarci prevedendo soluzioni differenti in base alla complessità dei casi da trattare”, ha spiegato ieri il direttore generale della Asl, Thomas Schael.
Giuseppe Tagliente, Raffaello Villani, Antonietta Ottaviano, Arnaldo Tascione e Angelo Paladino, esponenti del Comitato #iostoconlospedale, esprimono soddisfazione: “Utilizzare Gissi come struttura di supporto potrà consentire di avere più spazi a disposizione e di mantenere in funzione la Chirugia e la Day surgery a Vasto”.