È difficile parlare di didattica digitale senza pensare a quelle che sono le problematiche connesse a questo particolare metodo di insegnamento. Alle eventuali difficoltà formative legate all’assenza di relazione tra studenti e docenti e tra i ragazzi nel gruppo classe, si aggiungono anche quelle relative al divario digitale e all’inclusione degli studenti che necessitano di lezioni frontali con gli insegnanti. Problemi che i dirigenti degli istituti superiori di Vasto hanno affrontato insieme a docenti e famiglie per cercare di trovare le soluzioni più adeguate.
CONNETTIVITÀ – Quella del cosiddetto “digital divide” o divario digitale, ossia il divario esistente tra chi ha accesso a computer e internet e chi ne è escluso, è sicuramente una tematica da sviscerare quando si parla di didattica digitale. In quest’ambito, due delle difficoltà più evidenti sono i problemi legati alla connessione (in particolare nelle aree interne, che presentano scarsa copertura Internet) e l’effettiva assenza di dispositivi digitali. Problema, quest’ultimo, che le scuole si sono preparate ad affrontare assegnando in comodato d’uso computer portatili e tablet agli studenti che ne sono sprovvisti.
“Abbiamo già ricevuto alcune richieste per il comodato d’uso – spiega Maria Grazia Angelini, dirigente del Polo liceale Mattioli – In alcune famiglie ci sono più figli in età scolare, e non sempre è possibile avere un dispositivo per ciascuno di loro. La scuola va quindi incontro a queste necessità. I ragazzi stanno vivendo un momento molto particolare che nessuno di noi si aspettava di vivere e quindi il nostro sostegno a loro e a tutta la comunità scolastica è indispensabile”.
Anche l’Iis Mattei è pronto a garantire il proprio supporto agli studenti: “Stiamo facendo un monitoraggio dei ragazzi che potrebbero avere la necessità di avere in comodato d’uso degli strumenti tecnologici – dichiara il preside Gaetano Fuiano -. Per il momento non ci sono state problematiche relative alla connettività, anche perché abbiamo iniziato da poco, ma ci stiamo già attivando per fare un monitoraggio presso le famiglie ed intervenire a supporto qualora dovessero esserci necessità anche rispetto alla connessione dati”.
“I ragazzi che avevano qualche difficoltà con i loro dispositivi hanno già fatto richiesta e sono venuti a prendere i computer portatili a scuola – afferma Anna Orsatti, dirigente del Polo liceale Pantini-Pudente – Non abbiamo ancora ricevuto richieste per quanto riguarda l’ampliamento della connettività, ma già dalla scorsa esperienza di dad, abbiamo riscontrato che la maggior parte dei ragazzi ha un buon numero di giga da sfruttare e che, con un utilizzo equilibrato delle attività didattiche sincrone e asincrone, riescono a lavorare. Gli studenti sanno però, che laddove dovessero esserci delle difficoltà, possono chiedere aiuto e sostegno alla scuola. Stiamo cercando di garantire il massimo supporto anche ai docenti che hanno difficoltà di connessione a casa, dando loro la possibilità di venire a scuola e di lavorare da qui”.
Anche l’ITSET Palizzi porta avanti il percorso intrapreso la primavera scorsa. “Continuiamo con il comodato d’uso che avevamo già attivato nei mesi del precedente lockdown – sostiene la dirigente Nicoletta Del Re -. I ragazzi che hanno difficoltà possono fare domanda per ottenere i device. Abbiamo già consegnato alcuni computer, e stiamo iniziando il secondo ‘round’ di assegnazione per andare incontro alle necessità degli studenti sprovvisti di dispositivi”.
INCLUSIONE SCOLASTICA – A tenere banco, anche il tema dell’inclusione degli studenti più fragili, inclusione che nella didattica a distanza potrebbe venir meno, mancando per gli alunni sia il contatto diretto con i docenti, sia la relazione con i compagni di classe. Lo stesso decreto della Regione Abruzzo, così come quello ministeriale, prevede che la didattica in presenza “continui ad essere effettuata a vantaggio degli alunni a vario titolo portatori di disabilità, ovvero in ragione di riconosciuta condizione di necessità”. Fondamentale dunque garantire, come previsto anche dai decreti, la possibilità di tenere lezioni in presenza per gli studenti portatori di disabilità o con particolari esigenze. Tematica che i dirigenti scolastici hanno affrontato con i docenti e le famiglie degli alunni.
Per garantire l’inclusione degli studenti più fragili, la dirigenza del Polo liceale Mattioli ha “contattato i genitori lasciando loro libertà di scelta: alcune famiglie hanno richiesto di continuare con la dad, altre hanno preferito le lezioni a scuola – afferma la preside – Alcuni studenti con disabilità, iscritti all’indirizzo musicale, hanno invece fatto una doppia scelta: la mattina seguono le lezioni da casa e il pomeriggio vengono a scuola per seguire la lezione di strumento che non è semplice da impartire a distanza, è una sorta di didattica laboratoriale. In questo momento siamo esecutori delle volontà ministeriali e regionali e facciamo in modo che i ragazzi ne risentano il meno possibile. C’è massima apertura da parte nostra e naturalmente gli studenti sono affiancati non solo dagli insegnanti di sostegno, ma da tutti i docenti del consiglio di classe. In questo modo cerchiamo di conservare nei limiti del possibile e della normativa il concetto di inclusione”.
Incontro con i docenti di sostegno per il dirigente dell’IIS Mattei dove, fino ad ora, non si registrano richieste in merito alla didattica inclusiva. “Con gli insegnanti di sostegno, ho verificato la necessità di garantire anche attività in presenza per alcuni studenti. Grazie ai docenti potremmo attivare un supporto anche in presenza così come previsto dall’ordinanza regionale. Per il momento non abbiamo ancora ricevuto richieste di questo genere da parte delle famiglie, però presuppongo che avremo qualche situazione da gestire”.
“Come previsto anche dall’ordinanza – sottolinea la preside del Polo liceale Pantini-Pudente – abbiamo dato la possibilità ai ragazzi con disabilità o con particolari necessità di poter seguire in presenza le lezioni con gli insegnanti di sostegno o con gli altri docenti della classe. Abbiamo contattato le famiglie degli studenti, e c’è stato chi ha scelto di seguire a distanza e chi ha approfittato dell’opportunità di lavorare in sede. I ragazzi le cui famiglie hanno scelto la presenza a scuola hanno già ripreso la frequenza; gli studenti vengono a scuola con gli insegnanti di sostegno e si collegano con la classe se i compagni stanno svolgendo delle attività sincrone, oppure fanno approfondimento personalizzato sul lavoro svolto insieme ai docenti. I ragazzi sono molto sereni e tranquilli, seppur con il dispiacere di non poter essere fisicamente con i compagni, ma stiamo facendo davvero tutti il massimo”.
Incontro con le famiglie anche per l’ITSET Palizzi. “Nei giorni scorsi – spiega la dirigente – ho convocato i genitori degli studenti più fragili, per proporre loro alcune strade percorribili per permettere ai ragazzi di accedere alla didattica in presenza”. Didattica che sarà somministrata mediante le due alternative che hanno raccolto più consensi da parte dei genitori. “In base a quanto scelto dalle famiglie – dichiara – alcuni studenti seguiranno lezioni in presenza con il docente curricolare, l’insegnante di sostegno e, laddove previsto, anche la figura dell’assistente educativo; altri invece continueranno la didattica a distanza con supporto pomeridiano allo studio con i docenti di sostegno che hanno messo a disposizione alcune delle loro ore. Modalità, quest’ultima, che avevamo già sperimentato durante lo scorso lockdown e che ha funzionato”.