È un duro colpo quello che arriva dal tribunale arbitrale per lo sport (Tas) di Losanna per Andrea Iannone. Il pilota vastese dell’Aprilia è stato squalificato per 4 anni a partire dal 17 dicembre 2019, data in cui era arrivata la prima sospensione della FIM per la positività al controllo antidoping del 3 novembre in Malesia [LEGGI]. Ad aprile la sospensione per 18 mesi comminata dalla Fim. Iannone, in questi mesi sempre appoggiato dall’Aprilia, e i suoi legali, con il parere di un pool di esperti, hanno sempre sostenuto – con la produzione di una serie di prove – che la positività al controllo antidoping (al drostanolone) è derivata dall’assunzione di carne contaminata alla vigilia del gran premio di Malesia del 2019.
[ads_dx]Il 16 dicembre c’era stata l’udienza in cui Iannone e i suoi avvocati avevano presentato ampia documentazione per certificare la tesi della contaminazione alimentare [LEGGI]. Erano stati presentati anche i risultati dell’analisi del capello – come riporta Gazzetta.it– “eseguito il 9 gennaio presso il Centro Antidoping Bertinaria di Torino. Questo esame fornisce a ritroso una sorta di tracciato storico della persona e nel caso di Iannone risulta pulito da settembre 2019 in poi. Elemento, fortemente sventolato dalla difesa, che appariva incompatibile con la sottoposizione a un ciclo di anabolizzanti, che per sua natura è normalmente lungo e non occasionale, e invece compatibile con un’assunzione involontaria da cibo trattato”.
Dopo lunghe ore di udienza era stata rinviata a metà novembre la decisione dei giudici del Tribunale arbitrale dello sport di Losanna. Oggi quella decisione è arrivata. Ma, se in molti si aspettavano un’assoluzione per il pilota di Vasto o, al massimo, la riduzione o la conferma dei 18 mesi di sospensione, ecco che dalla Svizzera arriva la notizia peggiore che potesse esserci.
Quattro anni di stop, con la cancellazione dei risultati ottenuti dopo il 1° novembre 2019, che quindi terranno Andrea Iannone lontano dalle piste fino al 17 dicembre 2023. Il Cas (Court of Arbitration for Sport) ha quindi respinto la tesi difensiva di Andrea Iannone e accolto la richiesta della Wada, l’agenzia mondiale anti-doping, di comminare al pilota quattro anni di squalifica. La tesi della contaminazione alimentare era stata accettata dalla Fim in occasione della sospensione per 18 mesi [LEGGI] ma, secondo il Cas, la difesa non è riuscita a provare la involontarietà dell’assunzione di carne contaminata ed è per questo che è stata accolta la richiesta della Wada con la sospensione per quattro anni.
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