Si stabilizza la situazione del Centro Medico “Madonna del Ponte” di Lanciano, struttura sanitaria nella quale nei giorni scorsi si sono registrati quattro lavoratori positivi al Covid-19 [LEGGI]. I tamponi eseguiti nuovamente su tutti i dipendenti hanno dato esito negativo.
“Ribadire la sicurezza dell’attività – dice il dottor Moreno Camponetti, amministratore unico del centro – lo ritengo non solo importante ma doveroso. Siamo in prima linea dal marzo scorso, dall’inizio dell’emergenza Covid, abbiamo cercato di non trascurare i pazienti affetti da altre patologie e che al problema della loro malattia aggiungevano, e tuttora aggiungono, la paura di infettarsi e aggravare la propria condizione. Purtroppo non c’è solo la pandemia perciò abbiamo aumentato le sedute degli esami anche quelli con mezzo di contrasto e le visite specialistiche. I malati oncologici, quelli affetti da problemi cardiovascolari o da altro in questi mesi si sono sentiti quasi trascurati, con visite rinviate ed esami rimandati. Una situazione di evidente difficoltà, ma il diritto alla salute e alla cura è un diritto di tutti anche se questa emergenza crea inevitabilmente ripercussioni e rischia di complicare ulteriormente la vita di chi già combatte battaglie difficili”.
“Il Centro Madonna del Ponte è considerato a rischio basso nella stratificazione delle classi di rischio effettuato dalla Regione – continua Camponetti – abbiamo sempre dato grande importanza alla prevenzione e all’informazione. Tengo a precisare che la sicurezza non è garantita solo dalle sanificazioni che svolgiamo secondo le prescrizioni di legge, la nostra è una struttura di 3.500 mq, il distanziamento è assicurato e gli ingressi e le uscite sono diversificate. Effettuiamo anche la consegna dei referti via email grazie al nostro sistema informatico, così da alleggerire il numero delle presenze, ci sono radiologi che eseguono i referti a distanza, abbiamo inoltre attuato lo smart working, riducendo il numero di dipendenti in presenza, tutto per assicurare un clima di tranquillità. Siamo anche in condizioni di fornire una password al paziente che quindi può utilizzarla per avere tutte le informazioni relative alla propria cartella clinica. Cerchiamo di agevolare e favorire il percorso di cura di ogni paziente da sempre e in questa emergenza il nostro impegno è ancora maggiore”.