100 nuove assunzioni alla Trigano Van di Paglieta, partite dallo scorso settembre per concludersi a dicembre 2020. Queste, sommate alle circa 50 avvenute fra i mesi di maggio e agosto, ci consegnano la creazione di oltre 150 posti di lavoro solo quest’anno.
“La Trigano Van di Paglieta – afferma Andrea De Lutis, Fiom Cgil Chieti – opera sul nostro territorio da alcuni anni ed è stata un’azienda che nel tempo ha avuto una graduale crescita. Nel mese di gennaio 2020, la Fiom – prosegue la nota – è riuscita per la sua parte a trovare l’equilibrio per favorire l’arrivo di nuovi investimenti. Una serie di fattori, fra i quali un accordo sindacale fra le parti, la forte richiesta di mercato, la volontà di tutti di fare ognuno la sua parte, ha fatto sì che quella che doveva essere una graduale crescita nei prossimi anni si trasformasse in un’esplosione positiva”.
Oggi alla Trigano Van sono occupate circa 300 persone, entro gennaio 2021 saranno 400, in un anno e mezzo questo dato fa quindi registrare un sostanziale raddoppio della forza lavoro che attualmente è distribuita in due stabilimenti, entrambi sul territorio di Paglieta.
“La creazione dei posti di lavoro, la loro tutela, lo sviluppo delle aziende e del territorio non passa solo per gli accordi sindacali, nella nostra regione manca ancora tanto, – spiega però De Lutis – una puntuale politica industriale e [mar_dx] mentalità in prospettiva, urge da anni che le tante discussioni sulle infrastrutture trovino maggiore concretezza. Bisognerebbe facilitare lo scambio commerciale per contenere e combattere l’inquinamento ambientale, per attrarre investimenti. In realtà ci troviamo sempre più spesso di fronte ad aziende che lasciano il territorio per le difficoltà e i costi provocati da uno scambio commerciale non all’altezza del complesso insediamento industriale del nostro territorio”.
Questo per esempio è il caso della Cortubi, che oggi sciopererà per otto ore, anziché le quattro dichiarate a livello nazionale, nell’attesa di un tavolo con l’azienda che registra un ritardo di almeno due settimane.