Si allargano nel Vastese le aree in cui è consentita la caccia al cinghiale. L’Ambito territoriale di caccia Vastese comunica che, a partire dal 1°novembre e in via sperimentale per tutto il mese, sarà possibile esercitare la caccia al cinghiale in zona non vocata, con libero accesso alle squadre regolarmente iscritte per la corrente stagione venatoria ad una macroarea dell’ATC Vastese e che nell’anno precedente abbiano ottemperato al completamento di almeno il 60% del piano di abbattimento.
Quella degli ungulati e del loro sovrappopolamento è una questione annosa. Gli esemplari vengono avvistati sempre più spesso vicino ai centri abitati o alle strade principali, arrivando a mettere a rischio l’incolumità degli automobilisti. A far discutere anche i danni provocati dai cinghiali alle campagne e ai raccolti, con le conseguenti perdite a danno degli agricoltori.
“Si stabilisce – spiegano dall’Atc – secondo quanto previsto dal regolamento, di poter effettuare la braccata con massimo 15 persone e massimo 3 cani. Per poter effettuare la braccata in zona non vocata, il caposquadra, o suo delegato, deve inviare una e-mail all’ATC, entro il giorno antecedente a quello scelto, indicando il nome della squadra, la data scelta ed il numero corrispondente al distretto della zona non vocata”.
È aperta, altresì, l’iscrizione al registro dei cacciatori a singolo di cinghiale per l’area non vocata. “Ogni cacciatore a singolo per iscriversi dovrà possedere i seguenti requisiti minimi di ammissione al prelievo nella zona non vocata: essere iscritto o ammesso all’ATC Vastese con regolare pagamento della quota di iscrizione o ammissione per la corrente stagione venatoria; essere selecontrollore abilitato per la specie cinghiale; non essere iscritto per la corrente stagione venatoria ad alcuna squadra di caccia al cinghiale in braccata su tutto il territorio regionale”.