L’Abruzzo tra le regioni a rischio alto insieme a Basilicata, Calabria, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto. È quanto emerso dalla conferenza stampa del presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, e del presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, sull’analisi della situazione epidemiologica di Covid-19 in Italia.
Oggi i nuovi positivi sono stati 31.084 (ieri erano 26.831). A preoccupare è l’indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici pari a 1,70. Valori superiori a 1,25 si riscontrano in gran parte delle regioni italiane.
La situazione peggiore, quella definita “Scenario 4”, riguarda quattro regioni: Calabria, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte alle quali si aggiunge la provincia autonoma di Bolzano. Le 11 regione su menzionate, tra le quali l’Abruzzo, sono definite a rischio elevato di una trasmissione non controllata di SARSCoV-2. Altre 8 regioni e province autonome sono classificate a rischio moderato con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese.
[ant_dx]L’andamento della pandemia, quindi, è considerata in rapito peggioramento in tutta Italia attualmente con uno scenario 3 in evoluzione verso quello di tipo 4 (già raggiunto, come detto, in alcune aree) con il rischio di tenuta dei servizi sanitari nel breve periodo. “Si conferma pertanto una situazione complessivamente e diffusamente molto grave sul territorio nazionale con rischio di criticità importanti a breve termine in numerose Regioni/PA italiane. Cruciale il ruolo dei medici di medicina generale per garantire la gestione ottimale dei malati”.
ABRUZZO, “LIMITARE LE USCITE” – L’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, in conferenza stampa stamattina ha invitato a non are allarmismo: “Non siamo in una fase allarmante, né in una situazione critica, ma il numero dei contagi continua a crescere. Siamo ancora in grado di gestire sia i positivi a livello territoriale che in ospedale. Invito i cittadini a limitare le uscite ed evitare gli assembramenti, soprattutto in occasione della ricorrenza di tutti i morti: rispettate le regole”.
Nei giorni scorsi, la Asl Lanciano Vasto Chieti ha suonato un campanello d’allarme sui posti letto in provincia [LEGGI]. Su quest’aspetto la Verì ha detto: “Ad oggi tutti quelli che hanno avuto bisogno di avere un posto letto sia in ospedale come ricovero ordinario, sia in terapia intensiva e sub intensiva, lo hanno avuto e lo avranno ancora. Il problema della crescita esponenziale dei contagi non dipende dal sistema sanitario regionale, ma dall’incidenza dei contagi. Lo ribadisco: ad oggi la situazione è sotto controllo”.