“A fronte delle critiche espresse in un recente comunicato da parte degli esponenti di una forza nazionale di governo, la cui attività politica si è costantemente contraddistinta, oltre che per una pressochè costante impreparazione sugli argomenti di cui si occupa, in senso sempre deprimente e negativo nei confronti di qualsiasi iniziativa esterna alle loro dinamiche o comunque non riconducibile all’attività dei propri rappresentanti, spiace rilevare l’incapacità di volare alto che pur sarebbe auspicabile da chi si occupa o verrebbe occuparsi di guidare le Istituzioni”. Stefano Comparelli risponde duramente alle critiche del Movimento 5 Stelle sulla realizzazione a Vasto di un Centro Federale di tennistavolo [LEGGI]. Comparelli, nella sua funzione d presidente regionale della Fitet Abruzzo oltre che di presidente della TT Vasto, ha in questi mesi promosso il dialogo tra Federazione nazionale a amministrazione comunale per arrivare al protocollo d’intesa tra il presidente nazionale Di Rocco e il sindaco Menna [LEGGI].
“Ritengo possa definirsi quantomeno superficiale, se non addirittura gravemente dannosa, l’azione di chi, occupandosi della cosa pubblica lo faccia privo della necessaria competenza atta a produrre un intervento che appaia, se non portatore di un contributo migliorativo, almeno propositivo di dignitose argomentazioni di dissenso. Fatto sta che un importante Accordo di Programma costato mesi di fine e sapiente cucitura, fatto di relazioni, progetti, verifiche, accordi, programmi, protocolli, viene confuso, nello scritto pentastellato, con la palestra comunale del paesello di Roccacannuccia. Un progetto la cui tessitura politica ha comportato un lungo lavoro condito da grandissime difficoltà, finalizzato a produrre economia, lavoro, promozione turistica e tanto altro, banalizzato in modo imbarazzante che dimostra l’assoluta mancanza di lungimiranza amministrativa e pressapochismo politico a go-go”.
[ads_dx]Per Comparelli, che interviene in questa circostanza le critiche mosse dal M5S rappresentano “un approccio capzioso che mostra tutta la sua incapacità di distinguere una palestra polifunzionale da un vero e proprio Centro Federale che, nella sua essenza, già di per se racconterebbe una realtà complessa ed articolata, finalizzata ad accrescere le risorse di una comunità. Più che una posizione politica, il comunicato dei grillini, appare una sterile mortificazione da considerare gravissima se non risultasse assai risibile nel suo contenuto, arrecata ad un lavoro complesso ed articolato ed evidentemente non compreso dai rappresentanti stellati. Ancor più grave se consideriamo che tale forza si candida a guidare questa città e potremmo immaginare che lo faccia con lo stesso senso di responsabilità di quando parla di un argomento che evidentemente non conosce, tanto da spingersi a paragonare un Centro Federale Nazionale ad una normale palestra nella quale si pratichi judo, danza o qualsiasi altra disciplina sportiva a dimensione più o meno cittadina, questo senza ovviamente nulla togliere alla profonda dignità di tali discipline sportive ed artistiche.
Per carità, se Vasto ha bisogno di una palestra, che lottino pure perché ne costruiscano una, ma cosa c’entra tutto questo con la realizzazione di un Centro Federale di Tennistavolo che reca con se una serie di scelte frutto di accordi tra Istituzioni che possono comportare per questa città solo un incremento del cosiddetto turismo sportivo e di tutto ciò che ne consegue come lavoro economia, ricettività e tanto altro? Il Presidente Federale Nazionale di una disciplina sportiva arriva a Vasto per firmare un accordo per portare in città economia sportiva ed aumentare il numero delle presenze turistiche e chi vi si oppone lo fa portando a sostegno del suo dissenso la necessità di attivare spazi per la danza? A parte il fatto che non ho notizia che la danza si faccia nelle palestre comunali ma se ve ne è bisogno, si faccia in modo di crearli. Ma questo cosa ha a che vedere con un Progetto che possiamo considerare un fatto eccezionale dai risvolti oltremodo positivi in termini di ricaduta sul territorio?”.
Comparelli, nello stigmatizzare le critiche rispetto al progetto di Centro Federale, esprime l’auspicio che “al di là delle note collaborazioni governative nazionali, l’attuale amministrazione voglia considerare come meritano le, a dir poco, scarne argomentazioni stellate consegnando nell’angolo delle boutade grillerecce questa uscita che, esibita con toni di sciacallaggio psicodrammatico tenderebbe più ad assumere i contorni di una commedia paracomica motivata a mio parere dalla necessità di raccattare consensi in tempi di magra”.