“Chiudere alle 18 che senso ha? Sembra quasi una presa in giro”.
Lorenzo Caldarelli, 23 anni, è proprietario di un locale nella Vasto antica. Viste le restrizioni anti-Covid imposte dal Dpcm che entrerà in vigore domani, deve decidere se continuare o sospendere l’attività.
“Stiamo ancora decidendo cosa fare. Penso che, almeno per questa settimana, resteremo chiusi. Poi io e mio fratello Cristiano vedremo il da farsi, magari stando aperti di mattina almeno di sabato e domenica, ma dobbiamo valutare bene questa ipotesi, perché i fusti di birra sono da 24 litri e, dovendoli usare solo per due giorni, poi saremo costretti a buttarli, non possiamo certo tenerli una settimana.
Intanto, stasera resteremo aperti fino a mezzanotte. Poi, da domani, staremo chiusi. Forse, per una settimana o due, proveremo con l’asporto e poi si vedrà. Secondo me, questo provvedimento è esagerato, non solo per i locali come il mio, ma anche per i cinema, dove entra una persona alla volta e a ognuna viene controllata la temperatura. Proprio ora che la gente si stava abituando a uscire prima… La chiusura a mezzanotte ci poteva stare. I clienti si stavano adattando alle nuove regole, tant’è che questa settimana abbiamo lavorato bene. Ma che senso ha far chiudere alle 18 ristoranti e pub che lavorano di sera?“.